Nell’immaginario collettivo, infatti, si pensa che a destra non si abbia una visione chiara e strutturata della Natura, ma che la narrazione ecologica appartenga ormai “de iure” alla sinistra.
Al contrario, noi abbiamo sempre promosso iniziative, fondato associazione, partorito pensieri e dato i natali ad alcuni tra i più grandi esperti della materia, promuovendo un approccio consapevole sul rapporto uomo-Terra, condannando il saccheggio delle risorse e incoraggiando opere di “decrescita”.
Crediamo nella convivenza pacifica dei due soggetti, con un uomo reintegrato organicamente nell’ambiente, che ne rispetti i cicli naturali e la sacralità; che riduca i consumi invertendo la patologica smania di possesso economico – dalla quale non sono estranee mafie e strategie mondialiste – e riscopra il valore autentico e tradizionale dell’attaccamento ad un suolo.
Lontano dalle finte isterie no-global di certi progressisti, preservare l’ambiente significa, anzitutto, custodire la memoria dei nostri avi, rispettare ciò che ci è stato tramandato e consegnarlo intatto alle generazioni future.