“Le dichiarazioni della vicepresidente nazionale dell’Anpi, Anna Cocchia, che accusa dal palco della Cgil i membri del governo italiano di essere degni rappresentanti dei fascisti, sono gravissime, ma non stupiscono affatto. L’Anpi accecata dall’ideologia comunista che la pervade, vede i fantasmi del fascismo ovunque e usa l’antifascismo, in assenza di fascismo, come una clava per colpire l’avversario politico. Si ergono a difensori di una Costituzione che considerano roba loro e non patrimonio di tutti gli italiani e pretendono di dare lezioni di democrazia ad un governo democraticamente eletto, insultando la volontà popolare. Dimenticando anche che purtroppo di ‘uomini soli al comando’ che opprimono i popoli e cancellano le libertà ce ne sono ancora troppi e spesso si richiamano alla criminale ideologia comunista. A questo si aggiungono i richiami all’antifascismo militante e alla rivoluzione, come se fossero nobili valori costituzionali da preservare e non, purtroppo, le parole d’ordine che venivano scandite dai brigatisti rossi nei loro comunicati deliranti. È evidente che la vicepresidente dell’Anpi ha letto una Costituzione diversa da quella della Repubblica Italiana. Magari quella di Cuba o della Corea del Nord? Chissà se Landini condivide queste dichiarazioni espresse dal suo palco, o è pronto a prendere le distanze dai deliri ideologici dell’Anpi. Ma la risposta temiamo di saperla già”.
Lo dichiara il vice presidente vicario di Fratelli d’Italia in Senato, Raffaele Speranzon.