Numeri da record per la 26esima edizione di Atreju conclusasi oggi con l’intervento finale di Giorgia Meloni dopo ben otto giorni di dibattiti. Numeri da record nelle ospitate (circa 527 interventi) nella durata dell’evento (otto giorni, da domenica 8 dicembre a oggi 15 dicembre, per una durata complessiva di 73 ore di dibattiti), per numero di volontari (415) e infine per numero di presenze: circa 50mila persone hanno raggiunto il Circo Massimo, dove si teneva la manifestazione. Hanno potuto raccontare l’evento i circa 1000 giornalisti accreditati.
Fratelli d’Italia, insomma, macina record su record, raggiunge sempre più persone e ha fatto crescere una festa che sta diventando man mano il centro nevralgico della cultura politica di destra, e non solo. Tanti ospiti delle opposizioni, fino ai grandi interventi internazionali, dal ministro dell’Interno britannico Yvette Cooper al leader libanese Mikati, per finire al presidente argentino Javier Milei. Nasceva dal sudore di pochi uomini che ci credevano nel lontano 1998: oggi Atreju ha riempito il Circo Massimo (e non era facile) con i visitatori che affollano gli stand ancora ora, a ore di distanza dall’intervento di chiusura di Giorgia Meloni.
“Atreju 2024 ha fatto registrare numeri da record. – ha commentato il responsabile organizzazione, Giovanni Donzelli -. Attualità, approfondimenti, moltissimi giovani e i tanti spazi di svago hanno reso grande l’edizione di quest’anno. Un ringraziamento particolare a tutti i volontari di Gioventù nazionale e Azione universitaria, allo staff di via della Scrofa, alle associazioni di volontariato che hanno animato il villaggio di Natale e alle tante persone che hanno lavorato per mesi all’organizzazione: senza di loro la festa non sarebbe mai esistita. Un’occasione per confrontarci e per far conoscere, oltre gli stereotipi costruiti dalla sinistra, il più grande partito di popolo italiano, che è Fratelli d’Italia. Famiglie, professionisti, operai, manager, liberi professionisti e pensionati. Tutti insieme – ha concluso Donzelli – per otto giorni senza steccati”.