Atreju torna ad essere il centro del dibattito politico ed è il solito successo di pubblico. Gli ultimi due giorni di festa prevedono fuochi di artificio con interviste, confronti e ospiti internazionali, il tutto nella splendida cornice del Circo Massimo a Roma, vestito a festa con il Villaggio di Natale. La chiusura, come consuetudine, spetterà al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Domani, sabato 14 dicembre, è il giorno del Presidente dell’Argentina Javier Milei (ore 19) e del primo ministro del Libano Najib Mikati (ore 18.30). Tra i dibattiti quello sulla separazione delle carriere nel quale interverranno, tra gli altri, il ministro Carlo Nordio e il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Giuseppe Santalucia (ore 11.45). Nel pomeriggio anche l’intervista a Giuseppe Conte (ore 17). Molti gli appuntamenti in programma con i ministri del governo, a partire dalle 10 con Eugenia Roccella sul futuro della famiglia insieme a Alessandra Maiorino (Senatrice M5S). Alle 11 il ministro Adolfo Urso si confronterà con Emanuele Orsini (Presidente Confindustria), Giuseppe Manca (Stellantis) e Marco Rizzo (Coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare). Dalle 15 il panel sul valore del cibo made in Italy con Confragricoltura, Coldiretti, Cia, Confcooperative, Copagri, Fao, concluso dal ministro Francesco Lollobrigida. Alle 17.45 il ministro Matteo Piantedosi discute di protezione dei confini e gestione dei flussi migratori con il ministro dell’interno del Regno Unito, Yvette Cooper. Alle 18 il ministro Andrea Abodi interviene sulla via italiana per la riforma del calcio con Paolo Scaroni (Presidente A.C. Milan), Urbano Cairo (Presidente Torino Football Club) e Giancarlo Abete (Presidente Lnd), Federica Cappelletti (Presidente Calcio Femminile), Stefano Azzi (Ceo Dazn). Sabato 14 sarà anche la giornata dei Sindaci d’Italia, coordinati dal responsabile Enti Locali FdI Pierluigi Biondi (ore 10), si parlerà di artigianato con il sottosegretario Lucia Albano e le categorie (ore 12), di Sud con il viceministro Edmondo Cirielli (ore 14), di fisco con il viceministro Maurizio Leo e il deputato M5S Emiliano Fenu (ore 14). Ci sarà spazio per presentazioni di libri, tra cui quello di Graziella Quattrocchi dedicato al fratello Fabrizio (ore 9) e ironia, con il vignettista e scrittore Federico Osho Palmaroli insieme al deputato e responsabile organizzazione FdI, Giovanni Donzelli (ore 21). Sempre alle 21 la consegna del Premio Atreju all’atleta olimpica afghana Kimia Yousofi.
Domenica si inizia alle 10, carrellata di ospiti che interverranno per preparare il gran finale di Meloni: Marco Marsilio (Presidente Regione Abruzzo), Antonella Sberna (Vicepresidente Parlamento europeo), Carlo Fidanza (Capo Delegazione FdI al Parlamento Europeo), Nicola Procaccini (Co-Presidente del Gruppo ECR al Parlamento europeo) e Mateusz Morawiecki (Già Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Polonia). Alle ore 11:00 Galeazzo Bignami (Capogruppo FdI Camera dei deputati), Lucio Malan (Capogruppo FdI Senato della Repubblica) Fabio Roscani (Deputato FdI e Presidente Gioventù Nazionale). Alle 11.30 Paolo del Debbio (Giornalista), Lorenzo Cesa (Deputato e Segretario UDC), Maurizio Enzo Lupi (Deputato e Presidente Noi Moderati) e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Alle 12.15 chiuderà la festa Giorgia Meloni per mettere la ciliegina sulla torta ad un weekend ricchissimo e ancora prima ad una settimana di kermesse piena di sorprese e novità.
Molti, troppi Italiani non si rendono ancora conto in che mani siamo stati per un ventennio di dominio ideologico rosso e purtroppo ancora ne siamo invasi in certi apparati ed istituzioni, oggi imbufalite per aver perso DEMOCRATICAMENTE il potere assoluto. Landini che non sa minimamente cosa sia lavorare (diversamente da un suo omonimo, trattore agricolo di oltre 50 anni fa, conosciuto come ‘Landini testa calda’) e toghe rosse che, novelle Penelopi, disfano a suon di golpe ciò che il Governo -nei suoi pieni poteri- delibera. Il tutto innaffiato dall’acido cerebrale che esonda a fiumi dalle menti ‘illuminate’ della sinistra allo sbando. Il caso di Franceschini è illuminante!
Per quanto riguarda l’artigianato spero che il governo risolva in tempi brevissimi l’annoso problema di migliaia di restauratori che a causa di una scellerata trovata di Franceschini e di un cavillo burocratico dovuto ad una sentenza del TAR del Lazio si trovano a non poter più svolgere la loro attività nonostante decenni di collaborazioni con le Soprintendenze. In particolare gli Organari (restauratori di organi a canne) ai quali viene chiesto un percorso di laurea che in realtà non esiste, il Ministero indicò a suo tempo di frequentare un corso di liuteria aCremona come se un violino fosse assimilabile ad un organo a canne!!!!!!!
Sarà possibile riportare nell’alveo di “ordine” dello Stato i magistrati separando le carriere.
I due massimi talloni d’Achille italiani i sindacati che non fanno i sindacalisti ma la costola politica dell’ormai PD, privo di ideologia, unito solo dal potere sia politico che economico che auspica la povertà sempre maggiore del popolo per avere una platea di adepti e di voti.
Purtroppo il popolo è condizionato dagli slogan che gli vengono propinati, è una massa amorfa che segue gli slogan non rendendosi conto, non reagendo nel proprio interesse, alla evidente strumentalizzazione politica di cui è vittima