Auto green, On. Caretta (FdI), Italia mai schiava di Pechino

“Questa spinta da parte dell'Unione europea verso i veicoli elettrici e l'uso di batterie elettriche è tanto inspiegabile quanto folle. Le tecnologie per ridurre l'impatto ambientale delle varie attività antropiche ci sono: nucleare, idrogeno, motori fossili ottimizzati, sono le principali opzioni disponibili. L'elettrico è solo una sfaccettatura di un mondo più grande, vasto e immenso. Eppure stupisce l'ostinazione di certi soloni dell'Unione europea che hanno deciso di legare alla Cina il destino delle forniture strategiche di , che detiene uno pseudo monopolio sulle terre rare ed i materiali necessari proprio per la produzione delle batterie elettriche. In questo modo si sta causando un danno ingiustificato ad aziende e comparti da tempo impegnati nel migliorare con sforzi ed ampie sinergie energetiche la propria impronta sull'ambiente. Con il mio ordine del giorno il Governo ha assunto un impegno, sul quale alcuni ministri si sono già attivati, per tutelare il comparto automotive italiano dalle ricadute folli dell'ideologia green partorita a Bruxelles e Pechino.”

È quanto dichiara l'on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d'Italia.

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