Banche, il Governo Meloni fissa un tetto agli stipendi dei manager degli Istituti salvati dallo Stato.

Arriva un tetto agli stipendi dei manager delle banche salvate attraverso l’intervento dello Stato. E’ quanto prevede un emendamento dei relatori alla manovra, approvato stanotte in commissione Bilancio della Camera.

E così a decorrere dal 2023 gli stipendi dei vertici non potranno superare il trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione, che è stabilito nella cifra lorda di circa 240mila euro (pari a 18.461 euro per tredici mensilità).

Un’altra risposta immediata che concretizza la visione politica del presidente Giorgia Meloni che anche in campagna elettorale aveva sempre dichiarato che fosse “giusto tutelare il sistema del credito, ma quando lo Stato interviene a salvare imprese con i soldi degli italiani, occorre stabilire quali debbano essere le regole d’ingaggio, fissando un tetto agli stipendi dei manager”.

Perché se una banca è tanto in difficoltà da necessitare di un intervento dello Stato per non fallire i suoi manager possono continuare a guadagnare illimitatamente? Adesso dunque con un emendamento alla Manovra di bilancio, è stato fissato un tetto massimo a quanto possono percepire queste figure. Un tetto che resta elevato, ma che quanto meno per la prima volta limita il guadagno di chi dirige banche dichiaratamente in difficoltà.

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Letizia Giorgianni
Letizia Giorgianni
O te ne stai in un angolo a compiangerti per quello che ti accade o ti rimbocchi le maniche, con la convinzione che il destino non sia scritto. Per il resto faccio cose, vedo gente e combatto contro ingiustizie e banche. Se vuoi segnalarmi qualcosa scrivimi a info@letiziagiorgianni.it

14 Commenti

  1. Mentre dico benvenuta Giorgia mi associo riguardo il calcio che ormai non riveste piu’ una rappresentanza Nazionale, spero che non arriveremo come la Francia ad avere tutti i calciatori africani, tutto cio’ non ha senso, come i guadagni elargiti fuori da ogni logica, non piu’ calciatori fieri di rappresentare il paese ma mercenari pronti a tutto…….bah

  2. Finalmente un segnale agli Italiani di buon senso ed equità, sono certamente ancora troppo alti, ma è un primo passo. Se si gestisce una banca in maniera fallimentare la cinghia la devono stringere i manager incapaci per primi, e per ultimi i dipendenti.

  3. talmente giusto che vorrei proporre una trasposizione dalle banche alle società calcistiche: una Nazione con il terzo debito mondiale, con la nazionale di calcio che non riesce a qualificarsi per i mondiali perché ha le squadre sovraffollate di strapagati calciatori stranieri, ecco questa Nazione dovrebbe poi rateizzare i debiti verso lo Stato delle società calcistiche, responsabili di una gestione che spreca danaro e che rovina la Nazionale? NO !! E’ UNA SCEMENZA degna dei 5 stelle

  4. Ottima decisione direi, anche se personalmente ritengo comunque che uno stipendio così alto si ancora un pò troppo esagerato, visto che stiamo parlando di aiuti a chi è in difficoltà. Solitamente chi è in crisi deve “stringere la cinghia” e dovrebbe essere così un pò per tutti.
    Ma comunque questo resta un passo avanti che solo il presidente Giorgia Meloni avrebbe potuto fare, dimostrando di essere al posto giusto

  5. Sei un mito. Anche il bonus edilizia si è rivelato un grosso regalo alle banche e sarà un bagno di sangue per decenni a venire. La storia rivelerà il vero volto di questi scappati di casa dei 5stelle e l’egoismo mostruoso di Draghi

  6. Antonello Rubiu doverosa una stretta su questi emolumenti ,visto che la gestione sbagliata ()di questi istituti ha bisogno dei denari degli Italiani che non si sprechino in elargizioni oltre il limite buona azione del hoverno

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