Bannon: in Europa si lavora di più, ma si sta peggio di prima

Continua la serie di articoli di approfondimento sul pensiero dell’Alt Right americana secondo Steve Bannon che avevamo lasciato ai primi capitoli del suo discorso in Vaticano nel 2014. Questo è uno stralcio della parte successiva.

Breitbart contro il Partito di Davos. La questione centrale oggi è la creazione di un movimento populista di centro-destra della classe media, cioè dei lavoratori e delle lavoratrici in tutto il mondo che sono stanchi di essere comandati da quello che noi chiamiamo il partito di Davos. Pur non essendo sostenitori della teoria della cospirazione – che esiste sicuramente e l’ho potuto constatare quando ho lavorato presso Goldman Sachs – ci sono persone a New York che si sentono più vicine alle persone di Londra e di Berlino piuttosto che alle persone nel Kansas e nel Colorado e hanno una mentalità elitaria su come il mondo debba essere gestito. Vogliono imporre questa mentalità elitaria a tutti. Vi dirò che gli uomini e le donne che lavorano in Europa, in Asia, negli Stati Uniti e in America Latina non credono che questo sia il modo corretto di agire. Essi credono, invece, di conoscere quale sia il modo migliore per gestire le proprie vite. Essi sanno qual è il modo migliore per crescere ed educare le proprie famiglie.

Noi crediamo fermamente nei benefici del capitalismo. E, soprattutto, più incisivo il capitalismo è, meglio è. Tuttavia, come ho detto, ci sono due filoni del capitalismo di cui siamo abbastanza preoccupati. Uno è il capitalismo clientelare o ciò che noi chiamiamo capitalismo controllato dallo Stato. Questa forma è ciò che il Tea Party sta combattendo all’arma bianca negli Stati Uniti. In realtà la più grande battaglia del Tea Party non è contro la sinistra, perché non sono ancora arrivati a loro. La battaglia più importante del Tea Party oggi è la stessa dello Ukip. La più grande battaglia dello Ukip è quella contro il partito conservatore. Negli Stati Uniti la più grande battaglia del Tea Party è contro il Partito Repubblicano, che è in realtà un insieme di capitalisti clientelari che pensano di avere regole speciali su come comportarsi e su come far funzionare le cose. E, in verità, questa è la ragione per cui la situazione finanziaria degli Stati Uniti è così terribile, in particolare il nostro bilancio federale.

Abbiamo migliaia di miliardi di dollari di passività non coperte. Tutto ciò è conseguenza del capitalismo clientelare che si è installato a Washington. L’ascesa di Breitbart è legata direttamente all’essere la voce dell’opposizione di centro-destra al partito repubblicano. E, francamente, stiamo ottenendo molti molti successi. Come conservatori, siamo la voce del movimento anti-abortista, la voce del movimento per il matrimonio tradizionale e posso dirvi che stiamo ottenendo una vittoria dopo l’altra. Le cose stanno cambiando parecchio da quando le persone hanno una voce e hanno una piattaforma attraverso cui possono esprimersi. Abbiamo ottenuto il primo grande successo battendo Eric Cantor, il leader del partito repubblicano nella rielezione al congresso. È stato un successo entusiasmante e inatteso. Eric Cantor, capo della maggioranza del suo partito, ha raccolto 10 milioni di dollari, soldi propri e soldi dei sostenitori, per mantenere il distretto congressuale che lo aveva eleto. Ha corso contro un professore che è un cristiano evangelico e un economista liberista, e che ha raccolto appena 175.000 dollari. Per Eric Cantor è stata una sconfitta schiacciante. Ha perso 57-43. Nessuno dei siti di notizie, al di fuori di Breitbart – l’abbiamo seguito per sei mesi, giorno dopo giorno – né Fox News, né Politico ha preso in seria considerazione questa vicenda. E la ragione per cui l’esponente del Tea Party ha vinto è molto semplice: la classe media e la classe lavoratrice è stanca delle persone come Eric Cantor che dicono di essere conservatori ma che vendono ogni giorno i loro interessi ai capitalisti clientelari.

E la stessa cosa si sta osservando in Europa con lo Ukip di Nigel Farage nel Regno Unito, con il Partito per le Libertà nei Paesi Bassi, con il Fronte nazionale in Francia. Adesso c’è un nuovo Tea Party pure in Germania (Alternativa per la Germania). Anche in Europa il tema è lo stesso. La classe media e la classe operaia dicono: “Ehi, sto lavorando più duramente di quanto io abbia mai fatto fino a oggi e sto peggio di prima. Ho meno benessere e sto vedendo un sistema di persone ricche, che dicono di essere conservatori e di tornare ai principi capitalisti, ma tutto quello che di fatto stanno facendo è unirsi ai corporativisti”. Giusto! Corporazioni, per acquisire tutti i benefici per se stessi.

La rivolta di centro-destra è in realtà una rivolta globale. La vedrete svilupparsi in America Latina, in Asia e si è già vista in India con la grande vittoria di Narendra Modi che è avvenuta su principi reaganiani. C’è una rivolta globale e siamo molto fortunati e orgogliosi di essere il sito di notizie che la sta narrando in tutto il mondo. Prendiamo il caso, sollevato dall’Acton Istitute, della Export-Import Bank che finanzia quello che le altre banche non vogliono finanziare. È un’agenzia governativa che lavora con il denaro pubblico. Questo istituto è di fatto diventato un finanziatore di General Electric, di Boeing e di altre grandi aziende. Queste ultime avrebbero potuto attivare differenti veicoli di finanziamento, ma alla fine il governo ha deciso di fare pesare l’attività dell’agenzia sui contribuenti della classe media. È un esempio di clientelismo. General Electric e le altre grandi aziende che sono in combutta con il governo federale non sono ciò che noi considereremmo capitalisti di libera impresa. Noi e il Tea Party siamo sostenitori del capitalismo imprenditoriale. Loro non lo sono. Sono ciò che noi chiamiamo corporativisti. Vogliono avere sempre più potere monopolistico e stanno facendo quel tipo di accordi con il big government. La lotta a cui si sta assistendo è tra il capitalismo imprenditoriale, di cui l’Acton Istitute è un enorme sostenitore, e i gruppi corporativisti che sono più vicini ai governi di Pechino e Mosca di quanto lo siano allo spirito del capitalismo imprenditoriale della tradizione americana. [Continua…]

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