La polemica sui rapporti tra il comune di Bari e mafia locale non si è placata e non si placherà facilmente perché, dopo le smentite del sindaco Decaro e la toppa messa da Emiliano (toppa messa alle sue stesse parole), è spuntata una foto che vanifica qualsiasi tentativo di creare un alibi: Decaro posa nel 2023 insieme alla sorella del boss Capriati.
Ripercorriamo i fatti: il Viminale nomina una Commissione per verificare se il comune deve essere sciolto per infiltrazioni mafiose. Decaro e la sua giunta sono estranei all’inchiesta e Michele Emiliano, governatore della Puglia, ex sindaco di Bari sotto il quale Decaro era assessore, propone una manifestazione per sancire il no alla mafia. Solo che, convinto di raccontare una storiella divertente su cui scompisciarsi dalle risate (e ci riesce in quel frangente) Emiliano racconto un aneddoto che, di fatto, rivela i suoi rapporti con la mafia locale. “Te lo affido” sarebbe stata, secondo il racconto di Emiliano, la frase da lui pronunciata alla sorella del boss Capriati dopo che il suo assessore Decaro era stato minacciato a causa della sua volontà di chiudere al traffico Bari vecchia. Emiliano ha raccontato di essersi presentato personalmente a casa della sorella del boss e di aver detto: “Vedi, questo ingegnere è assessore mio, quindi se ha bisogno di assistenza te lo affido”.
L’ilarità del momento è stata seguita da tante polemiche: proprio durante la manifestazione per ribadire il no di Bari alla mafia, Emiliano se ne esce con un racconto del genere?
E le reazioni dei due diretti interessati sono state totalmente differenti: Emiliano continua a restare sulla linea del suo racconto, chiarendo però che le sue parole sono state fraintese.
“Andai di persona dalla sorella incensurata del boss Capriati, che avevo arrestato e fatto rinviare a giudizio e poi condannare, per farle capire che le cose erano cambiate”. Decaro, invece, nega tutto: “Emiliano non ricorda bene non sono mai andato in nessuna casa di nessuna sorella”. Ma a incastrarlo, ora, c’è la foto incriminata. Chissà qual è la verità…