Lo psicoterapeuta Claudio Foti “non solo non ha mai mostrato segni di resipiscenza, ma ha costantemente tenuto un comportamento processuale ampiamente censurabile”.
Lo scrive il gup Dario De Luca – secondo quanto riferisce ANSA – motivando la mancata concessione delle attenuanti generiche all’imputato, condannato a quattro anni nell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ sugli affidi illeciti in Val d’Enza, per abuso d’ufficio e lesioni dolose gravi.
Il giudice punta il dito contro il tentativo dell’imputato di ingannarlo producendo il video di una seduta di psicoterapia “verosimilmente di novembre 2016, spacciandola per una di aprile 2016”.
La finta datazione sarebbe servita ad avvalorare, “con tale deprecabile espediente” la tesi difensiva secondo cui una minorenne “autonomamente e a prescindere dall’intervento dello psicoterapeuta gia’ vedeva il padre come una figura abusante”.
Hanno distrutto intere famiglie con l’inganno e la falsità Debbono essere radiati da qualsiasi albo professionale e debbono andare dritti in galera.