“La direttiva Bolkestein per assonanza e contenuti ricorda la corazzata “Kotiomkin” di fantozziana memoria: è una boiata pazzesca. Un vero e proprio incubo per le imprese balneari italiane che vedono a rischio il proprio presente e futuro lavorativo. Abbiamo ribadito il nostro no alla direttiva incontrando i lavoratori riuniti fuori da Montecitorio e in aula abbiamo presentato una serie di emendamenti alla legge di bilancio, finalizzati a estendere le concessioni in vigore e darne ulteriori per nuovi spazi. Il Governo dia finalmente ascolto ai lavoratori finora abbandonati al proprio destino e approvi le nostre proposte senza ulteriori rimandi. Non c’è più tempo da perdere, ora bisogna dare risposte alle imprese, garantendo un futuro certo a tutti i lavoratori del settore”. Così Maria Cristina Caretta (FdI). (