“Oggi si è tenuta in commissione Sport del Senato l’audizione di due club di Serie A, il Bologna e la Fiorentina, nell’ambito del processo di riforma del calcio italiano. Le società hanno illustrato le loro posizioni. Sono state inoltrate proposte per velocizzare e sburocratizzare il processo di costruzione degli impianti sportivi, in un connubio tra pubblico e privato. Si tratta di due società che vogliono investire in Italia e che chiedono interventi normativi più celeri, strutture fonti di aumento di ricavi ma che siano anche un asset sociale per i comuni. Da quanto sottolineato, emerge che l’Italia perde l’opportunità di grandi investimenti già pronti. Non a caso, la metà delle squadre sono straniere e hanno investito nel calcio. Quindi sono necessari interventi di semplificazione e de burocratizzazione e sostegno ai sindaci che si trovano ad affrontare opere di interesse nazionale, senza avere i supporti tecnici adeguati.
Dal dibattito in commissione è emersa anche la necessità di revisione della legge Melandri, sulla ripartizione dei diritti tv, e che venga applicato un più rigoroso sistema di controllo per i bilanci delle società, come la defiscalizzazione sugli investimenti per i vivai. La Fiorentina ha sottolineato lo sconforto provato nell’odissea dello stadio di Firenze. E si è discusso sulla necessità di inserire un sistema premiale per chi gestisce le società in modo corretto (tenendo i bilanci in pari) e investendo anche in infrastrutture per vivai e calcio femminile. Allo stesso tempo, bisogna individuare penalizzazioni per le società che, invece, continuano a spendere (a fare debito) solo in calciatori, ignorando le regole e non investendo in strutture e vivai”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi, capogruppo in commissione Sport di Palazzo Madama.