“Mi stanno arrivando decine di telefonate, mi stanno dicendo che se non fosse stato per il mio impegno e per il caso di Giogiò, nulla sarebbe successo. Abbiamo scosso le coscienze, abbiamo scosso la magistratura, la sciatteria della magistratura che guarda nei fascicoli e non negli occhi”.
Lo dice all’Adnkronos Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, conosciuto come ”Giogiò”, musicista minorenne ucciso al culmine di una banale lite da un 17enne al centro storico di Napoli il 31 agosto 2023, a proposito dell’ergastolo comminato poche ore fa dalla Corte d’Assise di Napoli al baby boss Francesco Pio Valda per l’omicidio di Francesco Pio Maimone.
“Esiste una Napoli prima di Giogiò e dopo Giogiò, è diversa, la storia di Francesco Pio Maimone era per certi versi passata in sordina”, continua la mamma di ”Giogiò’. ”So che la mamma di Francesco Pio vive una realtà interiore pesante, si riapre una ferita talmente sanguinante che mai si potrà sanare e nulla rende giustizia a quanto fatto”. La mamma di ”Giogiò” inoltra racconta la sua ultima battaglia:
“Mi batto affinché nei casi di omicidi efferati come quello di mio figlio e di Francesco Pio poi non ci siano permessi premio per i condannati, siamo in un Paese dove si dice che le sentenze vanno rispettate, ma nessuno mai si fa gli anni che deve scontare. Così c’è discriminazione tra vittima e carnefice”.