“La sicurezza nel sistema carcerario è certamente legata all’ammodernamento dei penitenziari e delle attrezzature, una piaga che ci trasciniamo da anni e che proprio in questi giorni è tornata alla ribalta dopo le tremende vicende accadute nel penitenziario Beccaria di Milano. Abbiamo ereditato, anche qui, una situazione complessa tra sovraffollamento, polizia penitenziaria stremata e soprattutto mancanza di risorse da investire in istituti che spesso sono diventati incompatibili con la civiltà. Per questo oggi sono orgoglioso anche da spoletino di poter dire che grazie al continuo lavoro del governo Meloni, che si riconferma vicino al territorio e alle esigenze dei cittadini, abbiamo trovato le risorse per finanziare quegli interventi necessari per garantire maggior sicurezza e condizioni migliori a chi lavora in carcere e a chi vi è detenuto. In particolare, sono stati approvati lavori per 1.600.000 euro per la costruzione di nuovi spazi e per l’adeguamento sanitario del Carcere di Spoleto, appunto, che da anni versa una in una condizione di sofferenza sia per il sovraffollamento che per la carenza di personale stremato da continui turni di servizio che vanno oltre l’orario consentito, serve più personale e anche su questo fronte aspettiamo importanti novità. Oggi però il lavoro fatto sul fronte dell’edilizia penitenziaria è la risposta più concreta che si poteva dare per tentare di porre fine a questa situazione. Per la sinistra il sovraffollamento si affrontava solo con provvedimenti svuota carcere, mentre per noi lavorando seriamente e costantemente. E gli interventi adottati oggi lo dimostrano”.
Lo ha detto il senatore di Fratelli d’Italia, Franco Zaffini, presidente Commissione Salute e Lavoro del Senato.