La manifestazione di ieri a Roma ha messo in evidenza quello che ormai tutti temevamo e sospettavamo: l’inizio della dittatura. Non bastava lo spazio in vignetta per citare tutti gli articoli della costituzione violati non solo ieri, ma anche molto prima, e tutti quelli che hanno intenzione di violare nel futuro prossimo. Aggiungo a quelli citati art.14 : il domicilio è inviolabile( fieramente violato di recente da Gassman e i vari delatori della Pasquetta) art.16: ogni cittadino è libero di muoversi e soggiornare in ogni parte del territorio nazionale, art. 17-18 :i cittadini possono riunirsi pacificamente e senza armi anche in luogo aperto e pubblico, art. 28: i funzionari dipendenti dello Stato sono direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione dei diritti, art. 35: la repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme, art. 36: lo Stato garantisce la retribuzione al lavoratore, art. 47: la repubblica tutela il risparmio privato in tutte le sue forme. E anche con questo elenco non abbiamo completato la lista delle violazioni, ne rimangono fuori molte altre di pari gravità. Fa sorridere amaramente come fino a poco tempo fa, in tempi non sospetti, la costituzione italiana venisse decantata come la più bella e passionale del mondo, la più giusta, complessa e completa da parte degli stessi che oggi ne sostengono il ripetuto stupro. Ripetuto perché si protrae ormai da 14 mesi, senza sosta, ma il colpo di grazia a questa mortificata democrazia arriva con l’ impedimento al diritto di manifestare a cui abbiamo assistito impotenti e privati di dignità, probabilmente marchiati nel difetto della nostra bandiera politica, visto che questo stesso diritto non fu negato il 25 aprile dell’anno scorso, ad appena un mese dallo scoppio del caos, a quattro pagliacci che cantavano “bella ciao” nelle piazze di mezza Italia, e ancor più recentemente (appena qualche settimana fa) alle sardine al Nazareno che volevano giocare al campeggio al coperto. Appare evidente che il problema di queste manifestazioni sia chi le organizza, perché in Italia tutto è possibile se hai la bandiera rossa, e niente ti è concesso se non ce l’hai. Come si definisce un diritto quando è tale solo per alcuni e viene proibito ad altri? semplice… è un privilegio, che con il concetto di diritto non ha più nulla a che fare.
Non oso neanche immaginare quanto casino avrebbero fatto se questi provvedimenti li avesse fatto la destra, se per caso si fosse trovata al governo. L’importanza dei contagi sarebbe sparita di colpo.