“Io credo che sia arrivato il momento di una vera e propria rivolta sociale perché avanti così non si può più andare”. Parole pronunciate da Maurizio Landini parlando dello sciopero generale a margine della assemblea nazionale dei delegati a Milano. Il segretario della Cgil ormai ha intrapreso una crociata contro il governo Meloni, accecato e avvelenato decide di trascendere il dibattito civile e diventare un estremista inneggiando alla rivoluzione. “Sarebbe utile che la politica si occupasse anche di questi temi: delle condizioni di vita e di lavoro delle persone” era stata la sua premessa. Ha poi spiegato che il sindacato lavora per cambiare la legge di bilancio: “perché il salario, la sanità, lo studio, la stabilità di vita delle persone deve tornare ad essere al centro della politica”. Per Landini lo sciopero generale del 29 novembre “non è che l’inizio di una mobilitazione e di una battaglia perché il nostro obiettivo non è semplicemente migliorare o cambiare la legge di bilancio, il nostro obiettivo è cambiare e migliorare il nostro paese”. Anche, ha aggiunto, “attraverso l’uso dei referendum” perché “pensiamo che per difendere la libertà di esistere di chi per vivere ha bisogno di lavorare le persone debbono avere dei diritti”.
Ma la Manovra è davvero così pessima? In Italia si sta davvero così male? Lo Stato ladro ha davvero rubato il futuro alle persone? Le analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) dicono altro: certificano l’effetto positivo della decontribuzione e del taglio dell’Irpef sui redditi sotto i 35mila euro determinando un significativo incremento della progressività. La Banca d’Italia ha ribadito che la riforma voluta dal governo comporta “una riduzione della disuguaglianza” dei redditi. Inoltre, i dati Istat e Inps smentiscono le mistificazioni della Cgil: cresce il lavoro a tempo indeterminato, gli occupati sono aumentati di circa un milione in due anni, l’occupazione è cresciuta per tutte le fasce d’età e si è stabilito il record di quella femminile. Infine, sempre secondo l’Istat, grazie ai provvedimenti adottati con la Manovra 2025, si amplia la platea dei dipendenti che riceveranno un aumento in busta paga, superando i 17 milioni.
FdI: “A Landini manca decenza di tacere”
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, smaschera Landini: ”Ci chiediamo con quale coraggio il segretario generale della Cgil inciti alla rivolta sociale. Dopo l’aumento del suo stipendio di quasi trecento euro al mese alla faccia dei suoi appelli al salario minimo, ormai è rimasto da solo a credere ai suoi esilaranti proclami di insurrezione. E non sono bastati neanche gli episodi di distribuzione di incarichi d’oro ai suoi amici fidati come le partecipazioni al Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, che arrivano a 6mila euro o la cassaintegrazione inflitta ai lavoratori di una società di Perugia controllata al 100% dalla Cgil di cui è segretario”.
Come scrisse George Orwell: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri”.
Controllate le buste paga e toglietevi la trattenuta per la tangente a LANDINI, forza svegliatevi, non è imposta dal governo! Suvvia!
Che tenerezza questo Landini sentirlo vaneggiare. Avanti così per perdere tesserati!