Onorare senza falsa retorica Charlie Hebdo a dieci anni di distanza significa chiedersi se siamo ancora tutti per davvero “Charlie Hebdo”.
Dieci anni fa si abbatteva sulla libertà di pensiero e di espressione la furia islamista.
Oggi sulla libertà di pensiero e di espressione si abbatte la medievale cultura woke che vuole riprogrammare il linguaggio, censurare le idee, cancellare la memoria.
Difendiamo la libertà di pensiero e di espressione dai germi dell’oscurantismo che serpeggiano anche fra di noi.
Essere “Charlie Hebdo” significa alzare il vessillo della libertà di espressione e di pensiero contro la cultura della sottomissione, ma anche contro la cultura della censura, dei divieti, della strisciante intolleranza della cultura woke e del follemente corretto.
È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario alla Giustizia.