Chi ha “imparato” l’italiano a Lady Fratoianni?

A sinistra si sa, le gaffe sono ormai all’ordine del giorno, stargli dietro per commentarle tutte è diventata un’impresa titanica e soprattutto, ci ridiamo su per non piangere. Protagonista indiscussa e vincitrice assoluta del podio per l’ennesimo sfondone diventato virale, è la deputata di AVS Elisabetta Piccolotti, membro della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera, nonché moglie del leader Nicola Fratoianni.

Durante la festa di Alleanza Verdi e Sinistra, alla quale hanno preso parte gli esponenti del cosiddetto ‘’Campo Largo’’, (tranne Renzi) che ancora non abbiamo visto arrivare, è andato in scena un siparietto che non poteva non essere commentato, talmente esilarante da essere ripreso dal Tg satirico di Antonio Ricci, Striscia la notizia. La Piccolotti, attaccando il ministro dell’Istruzione Valditara rivolge con la serietà e l’indignazione che contraddistingue la sinistra, la seguente critica : ‘’Stando alle dichiarazioni di Valditara, arriveremo a dire: A che cosa serve studiare Hume? A che cosa serve studiare Hegel, a cosa serve studiare Marx se devi fare il manager? Ti servono solo i numeri, ti serve studiare Economia. E questo invece non è vero. Non è vero. La crescita delle persone passa dal piacere di acquisire conoscenza.’’ Non c’è che dire, una sequela di dotte citazioni, per poi terminare con una chiusura ad effetto: ‘’ Tutto quello che Valditara ha messo in campo in questi mesi, ha questo sapore: gli studenti devono imparare a disciplinarsi e se non imparano a disciplinarsi, glielo dobbiamo ‘’imparare’’ con la repressione.’’ E la domanda sorge a questo punto spontanea: ‘’Chi ha imparato l’italiano a Lady Fratoianni, che utilizza l’infinito ‘’imparare’’, al posto di ‘’insegnare’’?

Gli autori citati dalla signora a questo punto si staranno rivoltando nella tomba,  per non parlare della povera maestra delle elementari, la quale si sarà suicidata insieme alla lingua italiana.

Il voto in condotta è legge: il Governo Meloni approva il ddl Valditara

Mentre la sinistra è occupata a creare scompensi sia alla lingua italiana che al pubblico udente, costretto a recepire certi messaggi, il governo Meloni approva la nuova legge sulla condotta scolastica, che introduce importanti novità a partire dal prossimo anno. Il provvedimento prevede diverse novità per la scuola: dalla bocciatura con il 5 in condotta al ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie, fino alle multe per aggressioni al personale scolastico. Il voto in condotta così,  torna ad avere un peso significativo: ‘’Il nostro obiettivo è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dal far parte di una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro.’’ ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Le aggressioni fisiche ai docenti e al personale scolastico saranno sanzionate con multe da 500 a 10.000 euro, a carico dei responsabili. Il risarcimento andrà alla scuola per riparare al danno d’immagine e sarà utilizzato per l’acquisto di materiale didattico. “La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti” ha continuato il ministro. Con la riforma anche l’educazione civica subisce una rivoluzione, le 33 ore annuali dedicate a questa materia saranno incentrate su sette aree tematiche, tra cui educazione stradale, salute ambientale e finanziaria. Inoltre, i valori costituzionali, come la responsabilità individuale, il valore del lavoro e l’appartenenza alla patria, saranno il riferimento dei programmi scolastici. La Costituzione avrà dunque un ruolo centrale, “che non è solo norma cardine del nostro ordinamento ma anche riferimento prioritario per identificare valori, diritti e doveri che costituiscono il nostro patrimonio democratico, alimento prezioso e insostituibile di una società imperniata sulla Persona”, come ha sottolineato il ministro Valditara.

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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