Cultura, Giuli: “34 mln per valorizzare biblioteche periferie”

“Il nostro obiettivo è di garantire che le risorse siano allocate nel miglior modo possibile, al fine di ottenere il massimo impatto nelle aree più bisognose. Le biblioteche non sono, è ovvio, semplici luoghi di conservazione della memoria storica, ma sono dei presidi di civiltà diffusi sul territorio, ancorché’ in modo discontinuo”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in audizione a Palazzo San Macuto, davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. 

“Il piano Olivetti è integrato nella vita delle comunità locali e si propone di promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne svantaggiate – aggiunge – con particolare attenzione alle marginalità sociali ed economiche, al degrado urbano, alla denatalità e allo spopolamento. Valorizzare, punto per noi fondamentale, le biblioteche quali strumenti di educazione intellettuale civica ma anche di aggregazione e connessione al tessuto sociale. Promuovere, a partire dalle biblioteche, cioè da un fabbisogno che si produce dal basso, promuovere la filiera dell’editoria libraria. Il piano Olivetti individua gli ambiti di intervento e le priorità strategiche nel rispetto e in stretta complementarietà con le programmazioni già in corso – spiega Giuli – a valere sulle risorse europee e nazionali, quali la strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne, il cui piano identifica come prioritari i settori dell’istruzione, della mobilità e dei servizi socio-sanitari.

È dunque in campo una strategia nazionale integrata e corale rivolta allo specifico settore della cultura, nel nostro caso, e a tutte le aree del paese, in particolare a quelle del Mezzogiorno. Per attuare queste misure – aggiunge il ministro – abbiamo previsto un investimento straordinario in breve tempo, peraltro rispetto al mio insediamento che risale al 6 settembre scorso, di 34 milioni di euro a supporto dell’editoria e delle biblioteche, suddivisi così 30 milioni per l’acquisto di libri da parte di biblioteche storiche e di prossimità, 3 milioni per l’apertura di biblioteche da parte degli under 35, 1 milione di euro per sostenere la vendita di libri nei piccoli centri abitati con meno di 5.000 abitanti, destinato anche ad altri servizi commerciali, purché’ questa attività rappresenti almeno il 30% del loro fatturato globale e purché’ facciano sempre capo a imprenditori con meno di 35 anni, quindi con una particolare attenzione alle fasce d’età che identifichiamo come giovanili”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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