“Quello della povera Desirèe Mariottini, secondo i giudici, non fu un omicidio volontario. Non si tratta neanche di uno stupro di gruppo, ma un banalissimo e innocente stupro a turno, magari con i mostri in fila ordinata come gli italiani non sanno neanche immaginare di stare. L’amarezza della gente e di quanti hanno voluto bene a Desirèe, davanti a certe decisioni dei magistrati, è un sentimento che sfiora anche il ministro della Giustizia Bonafede? Se non fosse così macabra e angosciante, questa vicenda sarebbe da liquidare come surreale e quello che chiedo al ministro è se intende prendere provvedimenti o vuole aspettare che per Desirèe si arrivi a ipotizzare un suicidio dopo un tentativo di adescamento a danno delle “risorse”, colpevoli solo di volersi integrare a modo loro?”. E’ quanto dichiara Maria Cristina Caretta, deputato di Fratelli d’Italia.