Si giunge quest’anno alla festa delle donne di quest’anno, che cadrà domani, 8 marzo, con delle novità in fatto di misure a tutela del sesso femminile. Con un nuovo decreto del Ministero della Famiglia in vigore da alcuni giorni, il Reddito di Libertà sale da 400 a 500 euro. Si tratta di contributo economico per tutte quelle donne vittime di violenza, sia con figli sia senza figli. La misura punta a favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà. Le donne vittime di violenza vengono inoltre seguite nei cosiddetti centri anti-violenza, in percorsi di riabilitazione per il reintegro delle donne all’interno della società. Già l’anno scorso, del resto, erano stati quasi raddoppiati i fondi stanziati dal Governo, passando in maniera strutturale da 35 a 55 milioni (un aumento dunque di 20 milioni). Si tratta dell’importo più alto di sempre.
Piani di prevenzione a cui sono stati destinati milioni di euro e che permettono alle donne vittime di violenza di ritornare a una vita fatta di normalità. Sono centinaia le “stanze rosa” distribuite nei commissariati e nelle caserme di tutta Italia, con il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, che ha sottolineato come negli ultimi mesi sia stato implementato l’utilizzo dei braccialetti elettronici: “Attualmente sono più di 12mila i braccialetti elettronici arrivati per diverse finalità, 5700 dei quali in chiave anti-stalking” ha detto il ministro dell’Interno in Parlamento.
Non solo questo. Nell’arco dei quasi due anni e mezzo del primo governo della storia a essere guidato da una donna, Giorgia Meloni, sono state numerose le misure già applicate a favore delle donne. È proprio questo, non a caso, il governo che ha fatto alzare più di tutti il livello dell’occupazione femminile, che ha raggiunto oltre il 53% e ha superato ampiamente le 10 milioni di unità. C’è, ad esempio, il codice di autodisciplina per le imprese responsabili in favore della maternità, con la volontà di promuovere ambienti di lavoro accoglienti per la genitorialità, e in particolare per la maternità. A tal fine, è stato adottato il bonus mamme per le madri lavoratrici, con una serie di sgravi fiscali per favorire l’occupazione femminile. Misure di promozione dell’imprenditoria femminile, con un fondo milionario a ciò dedicato. Contro la violenza è stata approvata una legge che lavora sulla prevenzione, con le già citate misure di l’ammonimento, la distanza minima di avvicinamento e il braccialetto elettronico. E ancora, le iniziative contro gli stupri, con un occhio anche al conflitto in Ucraina, la diffusione del numero antiviolenza (1522), percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, formazione personale anti-violenza. “1522 è il numero a cui rivolgersi per parlare, denunciare e ricevere aiuto immediato, in qualsiasi momento – è il messaggio inviato nei mesi scorsi dalla premier in persona -. Ogni voce che si alza contro la violenza è un passo verso una società più sicura e libera dalla paura. Ricordate: non siete sole”.