“Ridicolo pensare che La Russa abbia chiesto a Pazzali di spiare se stesso per avere la piantina di casa propria. Leggo le strampalate ricostruzioni del Fatto Quotidiano secondo cui Ignazio La Russa, 40 giorni prima di venire a conoscenza delle accuse mosse a suo figlio, si sarebbe attivato presso Pazzali per avere informazioni riservate. Informazioni riservate, si badi bene, non sulla accusatrice del figlio, ma su se stesso e i propri figli. E come se tutto ciò non fosse sufficiente a far capire quanto assurda e inverosimile sia questa ipotesi, lo stesso La Russa – sempre secondo Il Fatto Quotidiano – avrebbe fatto chiedere informazioni a Pazzali persino sulla planimetria di casa propria. Chiunque sano di mente o in buona fede si rende conto di quanto sia surreale una simile ricostruzione. Doppia solidarietà al Presidente del Senato: la prima per essere stato vittima dello spionaggio di Pazzali ed Equalize e la seconda per questo maldestro tentativo di danneggiare la sua immagine. Bene ha fatto La Russa dopo la pubblicazione di questo articolo a chiedere alle autorità giudiziarie di fare chiarezza”. Lo afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.