Espulsione per il finanziatore di Hamas. FdI: “Sinistra si scusi per averlo sempre lusingato”

Aveva applaudito l’aggressione ai danni dei tifosi israeliani ad Amsterdam, chiedendo alla folla dei pro-Pal durante una delle tante manifestazioni a Milano di commemorare l’atto antisemita. Per Mohammad Hannoun ora la questura di Milano ha avviato il procedimento per il foglio di via obbligatorio.

Hannoun non si ferma: “Li faremo cadere”

Hannoun è il presidente dell’Associazione palestinesi in Italia e già alcune settimane fa era stato inserito dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti nella lista dei finanziatori di Hamas: l’uomo, architetto giordano residente a Genova, utilizzava la sua associazione come tramite per arrivare ai terroristi, inviando loro i fondi raccolti dalla beneficenza che, secondo quanto dichiarato, dovevano invece sostenere la popolazione civile palestinese. Dopo l’aggressione dei tifosi israeliani ad Amsterdam, durante l’incontro di calcio Ajax-Maccabi, Hannoun aveva promosso un applauso in onore degli aggressori, “approvando e promuovendo pubblicamente – sostiene la questura di Milano – le condotte violente tenute dai giovani tifosi olandesi”.

Hannoun, dopo la notizia, ha raggiunto poi telefonicamente il corteo, sostenendo che la decisione della questure è soltanto “una punizione per zittire tutti coloro che sostengono il popolo palestinese”. Respinge le accuse al mittente: “Non abbiamo istigato nessuno alla violenza, noi siamo sempre stati contro la violenza e infatti il nostro corteo è per denunciare la violenza da parte dell’autorità israeliana che continua a sterminare la popolazione di Gaza, Libano e Cisgiordania”. Lui è pronto a tornare: “Non mi fermerò mai. Il mio impegno c’è sempre per il popolo palestinese e la sua legittima resistenza”. Poi il messaggio, alquanto pacifico, ai “giornalisti corrotti, bastardi e figli di puttana che hanno preso una parte del mio discorso sabato scorso: non potete mai farmi stare zitto. Io continuerò nella mia lotta perché è una lotta giusta per un popolo oppresso”. E infine l’esortazione: “Invito tutti voi a continuare il vostro impegno sociale e politico con la lotta del popolo palestinese perché insieme possiamo vincere. E possiamo fare cadere questi bastardi maledetti fogli di via. Una punizione per zittire tutti coloro che sostengono il popolo palestinese”.

Kelany (FdI): “Ottima notizia, avevamo ragione”

Magistrali, in merito, le parole di Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione del partito, che già aveva commentato l’inserimento dell’architetto nella lista dei finanziatori di Hamas, chiedendo “una netta presa di distanza delle sinistre, sempre troppo timide se non silenziose su questi temi”, specie dopo i rapporti intrattenuti in passato dall’uomo con alcuni esponenti della politica italiana di sinistra. Per Kelany, adesso, è “ottima la notizia della notifica del foglio di via all’architetto Hannoun. Avevamo depositato all’inizio di ottobre – ha spiegato – un’interrogazione al ministro dell’Interno per valutare la pericolosità di questo signore che il dipartimento del Tesoro americano aveva dichiarato sostanzialmente finanziatore di Hamas. Avevamo ragione. Hannoun, non pago, durante il corteo pro pal di sabato scorso ha avuto l’ardire di complimentarsi con gli arabi che ad Amsterdam avevano assalito i tifosi israeliani del Maccabi. Il questore di Milano ha dunque assunto un provvedimento più che doveroso data la gravità degli atteggiamenti antisemiti assunti da Hannoun e la sua pervicacia e violenza”. Poi il messaggio alle opposizioni: “Ora attendo che le sinistre che hanno coccolato e lusingato questo signore, addirittura invitandolo a conferenze stampa alla Camera, come ha fatto la deputata 5 stelle Ascari, si scusino pubblicamente. Tuttavia credo che attenderò invano, data la condiscendenza che stanno mostrando con associazioni che, con la scusa dell’antisionismo, mostrano sempre più evidentemente – ha concluso – il loro volto antisemita”.

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