“Durante un incontro organizzato da uno dei più importanti think tank europei sul tema dell’allargamento dell’Unione ai Balcani occidentali è emerso dirompente il tema della disinformazione russa in Europa e nei paesi candidati. La strategia del Cremlino, ancor di più ora che le elezioni europee sono imminenti, è ad ampio raggio con l’unico obiettivo di screditare l’UE, specialmente cercando di infondere l’idea di un’Unione è incoerente e che utilizza, a seconda dei contesti, due pesi e due misure. La realtà, invece, ci dimostra come proprio Mosca sia la vera doppiopesista che, con la sua propaganda sostiene, ad esempio, che se il Kosovo è riconosciuto indipendente lo dovrebbe essere anche l’Abkhazia: una tesi che non tiene minimamente conto della profonda diversità – storica, politica e giuridica – dei due contesti. Oggetto di propaganda russa è anche la proposta di direttiva europea che stabilisce requisiti armonizzati di trasparenza della rappresentanza d’interessi (lobbying) esercitata per conto di Paesi terzi, attualmente sul tavolo di lavoro del Consiglio UE, che ha già ottenuto il via libera del Senato italiano. Il pacchetto per la ‘difesa della democrazia’ in Europa, di cui la proposta di direttiva in esame è elemento centrale, è stato presentato lo scorso dicembre con l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza e, al tempo stesso, incoraggiare la partecipazione dei cittadini alle democrazie europee.
Difatti, è sempre più tangibile il rischio che alcuni soggetti possano eludere i requisiti ed influenzare in modo occulto i processi decisionali comunitari. Eppure, rileva un articolo del Financial Times, vi sono voci contrarie all’interno dell’Unione a tale proposta normativa: c’è chi accusa di ipocrisia Bruxelles e quell’UE che critica la Georgia per aver approvato una legge sull’influenza straniera ma che poi ne discute una simile. Un chiaro esempio di come la disinformazione russa stia già ottenendo risultati tangibili. Ricordo che la proposta di direttiva UE nasce proprio dall’esigenza di difendere il nostro ordine democratico. La tesi che vi sia con essa una qualche somiglianza con la legge sugli agenti stranieri in Georgia – una legge ispirata da una norma del regime di Putin e che attualmente è causa di forti scontri e proteste nel paese – è prova della evidente propaganda della Russia”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, Presidente della 4a Commissione Politiche dell’Unione europea, in merito alla proposta di direttiva europea che stabilisce requisiti armonizzati di trasparenza della rappresentanza d’interessi (lobbying) esercitata per conto di Paesi terzi.