“La visita di stamane della professoressa americana licenziata per aver mostrato la statua del Donatello in classe, è stata un’utile occasione per ridimensionare un grave episodio avvenuto in una scuola della Florida.
Dall’incontro, avvenuto a Palazzo Vecchio e al quale ho presenziato, è emerso chiaramente che il caso deve essere ricondotto ad una singola scuola e non ad un’indicazione didattica statale che sarebbe stata molto più grave.
É necessario ribadire con forza che è sbagliato contestualizzare le opere artistiche per renderle più idonee alla sensibilità contemporanea, perché l’arte è l’espressione creativa dell’autore che racconta o raffigura episodi con la visione e la tecnica della sua epoca.
Non c’entra quindi né la Florida né i conservatori, come qualcuno ha tirato maliziosamente in ballo. Ricordo, infatti, che i conservatori sono attenti proprio alla conservazione della memoria e delle opere che in particolare descrivono le radici della nostra civiltà.
Noi di Fratelli d’Italia combattiamo da sempre ogni forma di ‘Cancel Culture’, comprese quelle grottesche e incomprensibili alterazioni dei film messe in atto di recente per renderli più compatibili alla nuova religione progressista del ‘politically correct.’”
Lo dichiara in una nota il senatore di FdI Paolo Marcheschi, componente della commissione cultura al Senato.