“Il rapporto tra contribuente ed erario visto dal PD è sempre stato ispirato da un approccio inquisitorio degno dei tribunali dell’inquisizione spagnola. Stupisce che, in una folgorazione sulla strada di Nottingham, ora chiedano una rottamazione dei debiti contributivi. L’approccio di Fratelli d’Italia è quello di creare un rapporto umano e collaborativo tra Stato e cittadini così come è accaduto con l’art.23 del Decreto lavoro del 1 maggio 2023 quando sono state riformulate le sanzioni per omissioni contributive inferiori a 10mila euro, articolo ispirato da una mia interrogazione in commissione lavoro del novembre 2022. Prima di tale intervento, a causa di una norma voluta dal Partito democratico, venivano irrogate sanzioni di oltre 16mila euro anche per omissioni contributive inferiori a 500 euro. Le omissioni non sono evasioni ma semplicemente mancati pagamenti di somme regolarmente dichiarate dal contribuente. Ora la sanzione è pari a un delta compreso tra una volta e mezzo e quattro volte l’omissione e quindi con un rapporto proporzionato alla violazione. Senza clamore mediatico sono state quindi modificate le sanzioni di oltre un milione, se non due, partite iva che si sono trovate in un momento di difficoltà, aumentando anche gli incassi per lo Stato. Questa è la direzione giusta da seguire, prevedere sanzioni amministrative rapportate alle omissioni e violazioni e oltretutto pagabili da chi le riceve, tendendo una mano a chi si trova in momenti difficili. Questo modus operandi inoltre aumenta le entrate per lo Stato e non danneggia l’economia”.
Lo dichiara Marcello Coppo, deputato di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Lavoro a Montecitorio.
