“La grande novità della riforma fiscale è di aver rimesso l’Agenzia delle Entrate e i contribuenti sullo stesso piano. Le leggi folli fatte dalla sinistra, infatti, hanno sempre posto il contribuente di fronte agli accertamenti fiscali ‘induttivi’ e ‘presuntivi’, per cui bisognava dimostrare di non aver evaso, con una incredibile inversione della prova di colpevolezza. Un vero e proprio abominio giuridico tanto caro alla sinistra, che ha strangolato imprenditori e imprese, che pur di venirne fuori pagavano. Una sorta di estorsione legalizzata. Sono queste le riforme che servono per rimettere il sistema produttivo italiano in grado di competere con quelli esteri senza la presenza asfissiante di un fisco pronto a pugnalarti alle spalle. Il concordato preventivo biennale e la riforma dello statuto del contribuente sono i due capisaldi della riforma sulla quale sta ottimamente lavorando coinvolgendo gli operatori commerciali e professionali il viceministro Leo. Nella nuova versione, il quadro legislativo dello Statuto del Contribuente risulta significativamente più forte con la sua equiparazione alla Costituzione, in conformità ai principi fondamentali dell’Unione europea e alla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo in materia tributaria e l’istituzione del Garante nazionale del contribuente, che avrà competenze molto più ampie rispetto all’attuale Garante del contribuente”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.