“Quando si vara una riforma fiscale dopo 50 anni l’obiettivo è quello di mettersi alle spalle un sistema che negli anni ha di fatto ostacolato la crescita e lo sviluppo della piccola e media imprenditoria. Non è un caso se nell’ultimo decennio di dominio quasi incontrastato della sinistra le partite iva sono calate di quasi un milione. Nelle pieghe del concordato preventivo biennale c’è tutto ciò che chi decide impresa vorrebbe. Fino ad oggi la crescita era ostacolata, più eri bravo più venivi tartassato e penalizzato. Quando ad un imprenditore togli lo stimolo di migliorarsi, di crescere e di assumere gli togli ossigeno costringendolo a restare nel suo piccolo mondo. Concordando con il fisco un reddito per il biennio senza nulla chiedere in più in caso di maggiori introiti è una molla che genera un circolo virtuoso. Quindi niente più abomini giuridici come l’inversione dell’onere della prova, accertamenti induttivi anche per un paio di migliaia di euro. Tutte azioni che ti tolgono energia e voglia di continuare. Anche la possibilità di chiudere eventuali errori in dichiarazione per i redditi 2018/2022 va nella stessa direzione. Mettersi alle spalle un periodo folle del fisco, resettare con le vecchie regole e ripartire. Ma tutto questo per la sinistra diventa un regalo per gli evasori. L’utilità della sinistra alla crescita e sviluppo del nostro Paese è la stessa che ha la forchetta con il brodo”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.