“Sabato 20 aprile la CGIL unitamente alla UIL chiama tutti in piazza per una grande mobilitazione contro le politiche del governo Meloni. I motivi della protesta oltre il sacrosanto tema sulla sicurezza sono: fisco, sanità e salari. Ogni protesta pacifica è legittima e rafforza la democrazia. Ma vale la pena ricordare anche il comportamento dei sindacati e nella fattispecie di uno dei due sindacati promotori nel recente passato. A novembre 2023 la Cgil aveva inviato alla commissione Bilancio del Senato 51 pagine di emendamenti alla manovra del governo Meloni. Tali modifiche comportavano una spesa di 87 miliardi e 32 milioni. A parziale copertura di ciò, ovvero circa 13 miliardi erano indicate tagli alla spesa e maggiori entrate fiscali. Dove trovare quindi gli altri 73 miliardi e 302 milioni? L’unica soluzione indicata nelle 51 pagine era il ‘recupero dell’evasione fiscale’. Come? Non era dato saperlo. L’uovo di Colombo insomma. Non è un’invenzione, era scritto tutto nero su bianco. Sembrava il titolo di un libro: ‘Come mandare l’Italia in default’. Questa è la credibilità di un sindacato che tutela i lavoratori e che oggi chiama tutti in piazza contro le politiche economiche del governo Meloni?”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.