“Fa sorridere la doppiezza politica degli esponenti Pd. Quasi come se fosse vittima di un’amnesia collettiva, il partito che ebbe l’ardire di definire la rottamazione quater “degna di un regalo agli evasori” avrebbe beneficiato del provvedimento inserito nella prima legge di Bilancio del Governo Meloni. Come novelli dottor Jekyll e mr Hyde, prima si sono lanciati in strali e accuse poi avrebbero chiesto e ottenuto dall’Agenzia delle Entrate di aderire alla sanatoria per risparmiare le sanzioni previste, accedendo alla rateizzazione dei contributi per il personale che il Pd non aveva versato agli istituti di previdenza. Delle due, l’una: i dem hanno rifilato “uno schiaffo ai cittadini onesti”, come dichiararono, o hanno capito di aver sbagliato i comunicati dell’epoca? Cambiare idea è legittimo, e in alcuni casi doveroso, ma qui parliamo di coerenza: e chi non ce l’ha, certo non se la può dare”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Giorgio Salvitti.