Compie 70 anni, oggi, l’Unione degli Istriani, fondata a Trieste il secolo scorso in risposta ai crimini jugoslavi contro gli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia durante la Seconda Guerra Mondiale.
All’evento di celebrazione, ha partecipato anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni con un messaggio inviato durante l’evento: “Settant’anni fa gli istriani, insieme ai fiumani e ai dalmati hanno scelto di essere italiani due volte, per nascita e per scelta”. Meloni, infatti ha sottolineato che “se il 26 ottobre 1954 Trieste ha potuto riabbracciare la Patria, portando a compimento una battaglia che aveva infiammato i cuori di un’intera generazione di italiani, lo stesso destino non è stato riservato agli istriani della ‘zona B’, che diedero vita all’ultima ondata di quell’esodo già iniziato nel 1945”. Anche per questo “è nata l’Unione degli Istriani, associazione che in questi lunghi settant’anni non ha mai perso lo spirito indomito delle origini e non ha mai spento il suo travolgente amore per l’Istria”.
Intervenendo, anche il presidente dell’Unione Massimiliano Lacota ha sottolineato che “oggi ricordiamo coloro che fecero sì che queste terre divenissero italiane, ricordiamo i soldati morti, coloro che per mantenere l’italianità, a vario titolo, dovettero subire il martirio delle foibe, ricordiamo coloro che hanno sostenuto e rivendicato il diritto alla memoria negli anni bui, quando di queste cose non si parlava”. Anche tanti esponenti delle Istituzioni hanno partecipato al ricordo degli istriani, come il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro Ciriani e il ministro Piantedosi. Ha raccontato la sua testimonianza anche Nadia Corsetto, discendente di Norma, figura simbolo della tragedia delle foibe.
Questo governo e Fratelli d’Italia hanno sempre difeso questa parte di storia, troppe volte deliberatamente dimenticata. Meloni ha infatti ricordato l’istituzione della legge 92 del 2004 che “ha fatto riemergere dall’oblio” la questione delle foibe, esprimendo “orgoglio” per aver istituito a Palazzo Chigi un “tavolo con le associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati” e per “aver firmato, insieme al Ministro della Cultura, il disegno di legge che prevede la nascita del Museo nazionale del Ricordo“.
Crimini “COMUNISTI” da non dimenticare mai!!!!!!