Questa mattina ci siamo svegliati con il solito regalino da parte di chi non accetta la verità, di chi vuole ancora una volta sotterrare la la storia italiana delle Foibe.
Vicini al giorno del Ricordo in onore dei martiri delle Foibe, i ragazzi di Azione Studentesca avevano affisso nella notte uno striscione nei pressi del Liceo Giulio Cesare, con su scritto “a lezione oggi si spiega che il ricordo non si nega”. Questa mattina, dopo poche ore dall’ affissione, lo striscione è stato capovolto, in segno di dissenso, ancora una volta, da quella verità che a molti da ancora fastidio, cioè i crimini commessi da Tito.
Parallelamente prima del suono della campanella alcuni militanti si trovavano in altre scuole del quartiere per distribuire agli studenti un volantino che permetteva di vedere il video testimonianza di un esule dalmata. Quando uno dei militanti è entrato in classe, ha trovato sul suo banco un foglietto con scritto “fascio impara il tuo corpo in una bara”.
Ai sostenitori del maresciallo Tito diciamo con fierezza che nessun Italiano sarà mai dimenticato, la nostra Azione continuerà nel solco del ricordo di tutti i nostri connazionali che hanno perso la vita infoibati per l’odio comunista.
Non sarà uno striscione strappato a fermare la verità.
È quanto dichiarano Flaminia Pace, dirigente FdI e Gioventù Nazionale Roma, Simone Pelosi dirigente FdI Roma e Matilde de Giovanni, dirigente di Azione Studentesca.
La malafede è la disonestà morale sono dure a morire