Sul tema migranti al Consiglio Europeo di ieri “rispetto a pochi anni fa c’è più fiducia. I leader si sono parlati. Ricordo nel 2018 c’erano i leader europei che urlavano uno all’altro senza parlarsi. Ieri non è stato così. Si vede che lo stato d’animo è cambiato”. E’ quanto spiega un alto funzionario Ue secondo quanto riporta l’agenzia ANSA.
“Il gruppo dei Paesi Ue che chiede fondi per controllare i propri confini sta crescendo”. C’è “una forte richiesta”, spiega anche in merito alla decisione di includere nelle conclusioni del vertice di ieri l’ “invito” alla Commissione a “mobilitare immediatamente fondi e mezzi” a sostegno degli Stati membri “nel rafforzamento delle capacità di protezione delle frontiere e delle infrastrutture, mezzi di sorveglianza”, anche aerea e attrezzature.
L’apprezzamento per le capacità politiche e diplomatiche di Giorgia Meloni
Quella delle Ong, ha osservato ancora la stessa fonte, “naturalmente è una questione. Il tema della ricerca e del soccorso è un problema per l’Italia come lo è per la Germania e per Malta, con vedute diverse”, ma Meloni nel suo intervento “ha sempre mantenuto il rispetto” degli altri “anche se con alcune opinioni molto differenti sui movimenti migratori. Grazie a un incontro trilaterale con l’Italia si è riusciti a concordare sul linguaggio” delle conclusioni.
Il Presidente del Consiglio: oggi abbiamo dimostrato che interessi della Nazione hanno rilevanza internazionale
Sono molto contenta dei risultati ottenuti dall’Italia in questo Consiglio europeo e sono soddisfatta dei passi avanti fatti. C’era chi pensava che la politica estera italiana consistesse solo nel farsi dare pacche sulle spalle, mentre invece oggi abbiamo dimostrato che gli interessi della Nazione hanno rilevanza internazionale. In primis sul tema dei migranti, dove è stato finalmente messo nero su bianco un principio molto importante che cambierà l’approccio: l’immigrazione è un problema Ue e ha bisogno di una risposta Ue.