“Abbiamo presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Nordio in merito alla richiesta di applicazione di misure cautelari interdittive formulata dalla Procura di Milano – nell’ambito di un’inchiesta che ha portato all’arresto di un presunto boss della mafia turca – nei confronti di due legali per il reato di ricettazione. È preoccupante che il legittimo profitto che un avvocato può ricavare dall’esercizio della sua professione, venga inquadrato come ricettazione da parte di una procura perché il denaro potrebbe essere frutto di un illecito. Ci conforta che il Giudice per le indagini preliminari abbia rigettato la richiesta di applicazione di misure interdittive sollevando i nostri stessi dubbi. Speriamo che questo caso possa essere esaminato e, soprattutto, che in futuro il diritto costituzionale alla difesa e le garanzie di libertà del difensore non siano mai più lese”.
Così in una nota i senatori di Fratelli d’Italia Gianni Berrino e Sandro Sisler, rispettivamente capogruppo e vicepresidente della commissione Giustizia del Senato della Repubblica.