“Una giustizia più giusta, più tutele, più equilibrio, più al pari dei paesi europei. É guardando a questi obiettivi che si muove la riforma della giustizia, un atto innovativo che il ministro Carlo Nordio ha magistralmente illustrato a Firenze. Si tratta di una riforma epocale, attesa da anni, dalle camere penali agli avvocati penalisti e non solo, tra i cui cardini fondamentali spiccano la separazione delle carriere e le novità per il Consiglio Superiore della Magistratura: grazie al sorteggio dei membri, sarà superato il forte collegamento fra le correnti. Come ha sottolineato il ministro Nordio, dobbiamo aiutare la magistratura ad essere indipendente anche da se stessa, non solo dall’esecutivo e dal Parlamento. Siamo quindi di fronte ad elementi di rinnovamento che rappresentano una vera e propria rivoluzione di sistema.
Da avvocato, mi colpisce profondamente che il ministro della Giustizia, primo in questa visione, abbia coinvolto uno dei perni della giurisdizione, che sono gli avvocati: Nordio ha di fatto istituzionalizzato, nel suo intervento, che la giustizia si pratica anche attraverso gli avvocati e non solo attraverso i magistrati. Difenderemo nell’aula della Camera, strenuamente, come parlamentari, questa riforma che dimostra, dopo anni di discussioni, quanto il governo Meloni sappia mantenere la parola che ha dato ai cittadini che lo hanno scelto”.
Lo scrive, in una nota, il deputato e membro della commissione Affari Costituzionali di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti.