Buon Natale anche a Ilaria Salis, che sui social vuole darci l’immagine, almeno a Natale di una nuova sinistra non più fatta soltanto di musoni lunghi, tendenza zero alla risata e indignazione per ogni virgola fuori posto. E lo fa sul tema che più le sta a cuore: le occupazioni abusive, ovviamente. Su Instagram ha posto una foto che la ritrae davanti al pannello pubblicitario di una nota agenzia immobiliare e in sottofondo la parodia del suo jingle che è andato virale sulla rete e nelle trasmissioni satiriche: “Cerchi un immobile? Elementare! Ilaria Salis punto it”. C’è chi l’ha letta cantando e chi mente. La didascalia è una richiesta che va direttamente in Lapponia: “Letterina a Babbo Natale: mai più gente senza casa, mai più case senza gente”.
D’altronde, che problema c’è se ci sono persone che soffrono di un tale disagio, che vengono cacciate di casa senza un perché. Il problema vero è che la Salis e chi la pensa come lei, non hanno ancora compreso che occupare una casa altrui non risolve il disagio abitativo di cui parlano e che richiede strategie diverse. È come un cane che cerca di mordersi la coda: più va veloce, più corre, più non riesce ad afferrarla, più si stanca e più non la prenderà mai. Un effetto domino: la deriva sarebbe quella per cui lo sfrattato occupa la casa di un altro, che occupa la casa di un altro, che occupa la casa di un altro ancora… e così via, in uno di quei continui e classici cortocircuiti in cui si ritrova la sinistra, spesso a sua stessa insaputa. Ma forse, il problema più grande è che quelli come la Salis non vorrebbero occupare soltanto le abitazioni, magari le seconde case vuote di ricchi paperoni che avrebbero un’alternativa su come continuare a campare. L’europarlamentare di Avs ci ha fatto capire che ognuno di noi può essere suscettibile di sfratto, ogni abitazione può essere oggetto di occupazione, anche l’immobile popolare che la famiglia in questione ha aspettato per anni in lista d’attesa e che magari era la sua unica ancora di salvezza. Ce lo dicono, ad esempio, i 90mila euro di arretrati che Salis ha con Arera per il suo passato da occupante di case popolari, prima ancora di essere accusata di manganellare gente in quel di Budapest.
Siamo felici dunque che la sinistra abbia scoperto l’autoironia, ma magari per una volta, almeno a Natale, poteva anche mettersi dalla parte del giusto, dalla parte dei più deboli, cosa che la sinistra dovrebbe storicamente fare ma che non fa ormai da anni. Poteva scegliere di schierarsi a fianco di chi vede violato il proprio sacrosanto diritto alla proprietà, poco distante da quello alla libertà. Poteva schierarsi dalla parte dei più deboli piuttosto che dalla parte dell’illegalità. Perché occupare case, anche se la sinistra ci scherza su per impinzare gli ormai pochi elettori, resta illegale. E lo sarà ancora di più, se possibile, quando verrà approvato il ddl Sicurezza, sul quale il centrodestra non sembra affatto intenzionata a lasciar correre.