(Update: secondo stime più accurate i partecipanti sarebbero almeno diecimila e non ventimila come precedentemente scritto nel titolo e nell’articolo)
È arrivato il d-day del 15 ottobre: il giorno di entrata in vigore del certificato anti Covid sui luoghi di lavoro. Come preannunciato da giorni è partito da stanotte lo sciopero dei lavoratori portuali.
A Trieste sono davvero in molti ad essersi radunati dalle prime ore dell’alba davanti al Varco 4 del Porto, luogo di ritrovo della manifestazione annunciata dal Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste.
Non si tratta solo di portuali, molti riconoscibili dai giubbotti gialli, ma anche di tanti che non operano nello scalo, ma che si stringono solidali ai lavoratori.
I telegiornali dicono che non si riesce a mettere in atto il blocco, e che i porti sono funzionanti, ma è l’ennesima menzogna costruita ad arte.
Dalle immagini che ci arrivano dai portuali si comprende invece che il porto di Trieste (almeno nel momento stesso in cui vi scriviamo) è fermo, anche se non viene impedito a chi lo voglia, di svolgere il proprio lavoro, come del resto avevano preannunciato anche ieri.
Ma le immagini parlano molto di più della narrazione ad arte a cui ormai purtroppo siamo abituati. Giudicate voi!