La vita di tutti i giorni ti è diventata insopportabile? Odi il traffico? I rumori ti rovinano la vita? File e lunghe attese non sono per te? Da quando eri piccolo sognavi di vivere immerso nella natura, meglio se un po’ aspra e severa? Adori correre, ma lo vorresti fare dove l’aria è pura e priva di qualsiasi sostanza nociva? Ti piace il mare ma detesti il caldo eccessivo, la folla che si assiepa sulle spiagge, l’odore del sudore e delle creme protettive? Ebbene, niente paura. Il tuo non è un sogno impossibile. Anzi, c’è almeno un posto al mondo che potrebbe saturare queste tue richieste in pieno, purché tu possa assolverne una sola: essere pronto a sborsare la somma di 6,75 milioni di euro.
Così, Horse Island, situata nella baia di Roaring Water, a poca distanza dalla costa irlandese sud occidentale, potrebbe diventare il vostro paradiso in terra, viste le caratteristiche e soprattutto al fatto che è in vendita per una cifra non alta rispetto a ciò che offre. Certo, quasi 7 milioni di euro non sono per tutti, ma non ci crederete a quanta gente c’è in giro che può tirarne fuori molti ma molti di più senza battere ciglio. E poi, di possessori di isole private è pieno il mondo. Per esempio, Celine Dion possiede un’isola vicino Montreal che ha messo in vendita nel 2012 per 29 milioni di euro, e ancora Richard Branson e la sua Necker Island; I fratelli Barclay nelle Isole della Manica; la famosa isola privata che fu del miliardario greco Aristotele Onassis, Skorpois, venduta poi a un miliardario russo per153 milioni di dollari, mentre Roman Abramovich ha acquistato l’isola di St Petersberg per ospitare una galleria d’arte valutata 400milioni di euro. E non finisce qui. Sappiamo di Mel Gibson che possiede uno dei piccoli atolli delle Fiji; l’emiro del Quatar che possiede un’isoletta greca; il mago David Copperfield che ne possiede una alle Bahamas e J-Zee con Beyonce che insieme hanno un’isoletta acquistata 5 anni fa per cercare vera privacy, come ha fatto il proprietario di Oracle, Larry Ellison, che avrebbe speso ben 500 milioni per un isolotto alle Hawaii, pure di origine vulcanica. E via di questo passo.
Ma torniamo alla nostra Horse Island, che a questo punto appare quasi economica. Vediamo cosa offre per quei “modesti” 7 milioni di euro che gli attuali proprietari e “creatori” ne chiedono. 67 acri, con vista sulla baia, l’isola offre un complesso di tre edifici, ciascuno articolato su due piani, raggruppati intorno a un cortile interno. Insieme costituiscono la dimora principale, ci sono poi 4 foresterie e due cottage, tutti realizzati con materiali di altissima qualità che riescono a creare un aspetto lussuoso, moderno ed essenziale allo stesso tempo, grazie alle notevoli capacità dei designer che vi hanno lavorato. L’isola vanta anche un eliporto per chi preferisce volare piuttosto che la barca. Volendo, l’isola può accoglierle fino a 50 persone, ed è autosufficiente sia per l’energia elettrica (ha anche pale eoliche) che per l’acqua, grazie a un pozzo che pesca a 112 metri sotto al livello del mare.
L’isola sarebbe perfetta per una famiglia numerosa come quella che l’ha avuta fino d ora e che ha passato qui tutte le sue estati e tutto il suo tempo libero. Adrian Fitzgibbon, all’attuale proprietario e l’uomo che l’ha creata, così la racconta: “Era il 2007, la vidi e per puro capriccio provai ad acquistarla. Ci riuscii. Mia moglie disse che ero un pazzo e che non capiva proprio che dovevamo farci con un’isola poi, però, ne divenne il primo sponsor. Per i nostri cinque figli invece, l’isola si trasformò in una specie di parco giochi, visto che offre la possibilità di fare tante cose diverse: immersioni dal molo; uscite in kayak, partite di tennis o di calcio, perfino la ricerca di tesori, visto che con un po’ di fortuna in biblioteca qualche mappa la trovi”. E allora perché i Fitzgibbon vogliono vendere?
Risponde il capofamiglia: “I nostri figli sono cresciuti e ora sono tutti in giro per il mondo. Mia moglie ed io viaggiamo continuamente per incontrarli, e l’isola rimane un po’ abbandonata a se stessa. Non vogliamo vederla deperire, perciò confidiamo di trovare per lei un’altra famiglia che possa viverci felice.”
Giusto. Che aspettiamo? Quasi quasi proviamo a rompere il salvadanaio…