I big al giuramento di Trump- La Silicon Valley schierata in prima fila

Big dell’economia e della finanza, influencer e leader della destra mondiale. La lista dei vip che parteciperanno all’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio è lunga. Oltre alla premier Giorgia Meloni, ci saranno il presidente argentino Javier Milei e il vicepresidente cinese Han Zheng. Ma anche i ministri degli esteri di Giappone e India e il leader populista britannico anti-Ue Nigel Farage. Per l’Europa non è stata invitata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e nessun membro delle istituzioni europee. Non ci sarà l’ungherese Victor Orban mentre ci saranno il leader del partito di estrema destra francese Reconquête, Éric Zemmour, e l’ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, appena eletto leader dei conservatori di Ecr. 

La leader dell’ultradestra tedesca di AfD, Alice Weidel, è stata invitata ma ha fatto sapere di non poter partecipare a causa del fitto programma in vista del voto in Germania del 23 febbraio. Al suo posto invierà il co-leader del partito, Tino Chrupalla. 

Alla cerimonia, spostata al chiuso per l’ondata di gelo che si sta abbattendo sugli Stati Uniti, sarà presente – secondo indiscrezioni – anche Mike Pence, il vicepresidente di Trump durante i suoi primi quattro anni. Vi parteciperanno anche Joe e Jill Biden, Hillary e Bill Clinton, George W. e Laura Bush. Barack Obama sarà presente senza la moglie Michelle, che ha deciso di non partecipare. Una scelta controcorrente che soltanto Trump e la consorte Melania hanno fatto prima di lei quando snobbarono l’insediamento di Biden quattro anni fa. 

Assente anche l’ex speaker Nancy Pelosi, la grande nemica del presidente eletto, colei che ha guidato una Camera che lo ha messo sotto impeachment due volte. La Silicon Valley sarà schierata in prima fila per Trump. All’insediamento ci sarà l’inseparabile ‘first buddy’ Elon Musk, il fondatore di Amazon Jeff Bezos e gli amministratori delegati di Apple, Google, TikTok, Meta e OpenAI.

Un parterre di big dell’economia e della finanza che mostra il cambio di rotta intrapreso da Corporate America verso posizioni politiche e sociali più conservatrici in vista dell’arrivo del presidente-eletto. Mentre il Secret Service rivede i piani di sicurezza dopo l’inatteso cambio di programma dovuto al grande freddo.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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