I grillini anti-casta ora collaborano con lobbisti e pro Tav

Il caso è abbastanza semplice da spiegare e si può riassumere in poche parole: è, questa, l’ennesima riprova che il Movimento Cinque Stelle ha totalmente cambiato il suo paradigma, diventando tutto ciò che si prefiggeva di non essere. È diventato casta, da partito anticasta qual era. È andato al governo con tutte le forze politiche della scorsa legislatura (tranne che con Fratelli d’Italia). E se è vero che soltanto gli stolti non cambiano idea, fare un passo indietro su tutte le tematiche, anche sui cavalli di battaglia, non è proprio un bel segnale per l’elettorato. La coerenza ha un costo, quello della serietà.

Non è più tempo di Vaffa

Tra i suddetti cavalli di battaglia, il Movimento Cinque Stelle, in questa sua metamorfosi, ha scelto di fare dietrofront sulla Tav e sul rapporto tra il partito e le grandi lobby delle strade e delle infrastrutture, che da nemici più acri si sono trasformati in amici a cui affidare i dibattiti interni alle convention. È questo il caso: alla assemblea costituente del Movimento Cinque Stelle che si terrà ad ottobre, Giuseppe Conte si è affidato ad Avventura Urbana, una srl che sarà chiamata a gestire i dibattiti durante l’evento. Si tratta di una società che affronta i conflitti riguardo le grandi opere di infrastruttura, con una metodologia ben chiara basata sul dialogo, sui sondaggi, sul dibattimento, prendendo spunto dal Débat Public che in Francia precede la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali. E già da qui possono essere notate due particolarità: la prima, e cioè che i Cinque Stelle sono ormai lontanissimi da quel movimento irriverente che agli inizi degli anni 2000 iniziò ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica a colpi di Vaffa e altre espressioni simili, contro una politica che aveva stufato i cittadini. Salvo poi diventare parte integrante di quella politica. La seconda, invece, dimostra la lontananza dei grillini da una struttura ben delineata di partito e, oltre ai soliti cavalli di battaglia come i sussidi, i bonus e il salario minimo, sui temi più complessi e delicati il Movimento ha bisogno di una mano esterna per prendere una decisione.

Svolta lobbista

Ma torniamo alla Avventura Urbana. La società, nel corso degli anni, ha affrontato in più occasioni tematiche che proprio non combaciano con le storiche posizioni grilline, quando il nuovo partito di Grillo e Casaleggio diceva no a tutto (e in parte lo fa ancora oggi, quando si tratta di criticare qualsiasi misura del Governo Meloni): inceneritori, autostrade, termovalorizzatori, ponti, alta velocità e altre grandi opere. Come rivelato da Il Giornale, tra i dibattiti affrontati dalla società troviamo quello sul potenziamento del Passante di Bologna, sul quale troviamo la prima grande giravolta dei grillini: correva l’anno 2016 e il Movimento Cinque Stelle si diceva del tutto contrario all’opera, ma poi nel 2019 (quindi solo tre anni dopo) il ministro delle Infrastrutture del Governo Conte Danilo Toninelli (quanti ricordi…) riuscì a sbloccare e a realizzare l’opera. Altro caso: i grillini hanno cambiato idea pure sulla Diga foranea di Genova, la più profonda d’Europa che permetterà a navi sempre più grandi di accedere al porto. Prima erano a favore, ora sono contrari. Ebbene, la Avventura Urbana ha trattato anche questo tema. Come pure il dibattito sulla Gronda di Genova, che i Cinque Stelle avversano, o anche quello sul nuovo Stadio di Milano, che non sembra piacere ai grillini. I lavori della società si sono soffermati anche sulla realizzazione di termovalorizzatori e dell’alta velocità tra Torino e Lione, che ai grillini proprio non scendeva giù. E molti di questi dibattiti, sono stati finanziati pure da Società Autostrade Spa. Il che appare come la ciliegina sulla torta per l’ennesima riprova della svolta lobbista di un partito nato come anti-casta.

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