Davvero la sinistra si lamenta se i nostri poliziotti alloggiano in un albergo in Albania? Sia chiaro: la sinistra ha sempre da lamentarsi quando si tratta delle nostre forze dell’ordine, ma stavolta si è raggiunto davvero il colmo. Per i progressisti italiani sarebbe uno spreco di risorse che gli agenti di Polizia impegnati in Albania per sorvegliare i due centri per i rimpatri costruiti a Shengijn e Gjader, alloggino in due hotel albanesi al costo di circa 80 euro al giorno per ciascuno dei 295 agenti impegnati. Le due strutture sono hotel da 4 e da 5 stelle, buoni albergi ma non certo di lusso sfrenato. E sarebbe dunque questo il problema per la sinistra: i poliziotti non dovrebbero stare in hotel. E allora chissà dove vorrebbero che alloggiassero uomini e donne che – ricordiamolo – sono in Albania non certo per divertimento, ma per fare gli interessi degli italiani, al lavoro.
Prima i migranti
La cosa più strana (ma neanche troppo) è che sia la sinistra a lamentarsi. Sinistra che, quando sedeva a Palazzo Chigi, ha speso milioni e milioni, anzi miliardi di euro anche in hotel per ospitare non certo poliziotti, ma i profughi e i migranti che varcavano i nostri confini illegalmente. La spesa per l’accoglienza costava, durante il decennio scorso di governi no-border, circa 5 miliardi di euro all’anno. Che è poca cosa rispetto ai 9 milioni all’anno che – le fonti confermano – è la spesa massima per gli agenti in Albania (ovviamente, complessiva di tutto, vitto e alloggio). Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha infatti fatto sapere che i 9 milioni rappresentano “la spesa massima stimata nel caso in cui fosse utilizzata l’intera aliquota di personale di vigilanza prevista“, cioè i quasi trecento agenti. Quando c’era la sinistra al govverno, invece, in hotel mandavano i profughi, a circa 40 euro al giorno. Tra loro, ovviamente, erano solite infiltrarsi anche persone che non scappavano da guerre ed ecco che quegli alberghi diventavano un bel problema per la sicurezza. Ma sono molti altri i favori fatti dalla sinistra ai migranti, come ha riportato Libero rinfrescando la memoria a un bel po’ di persone: in Friuli la Serracchiani, da governatore della Regione, predispose corsi di scii per migranti dal costo di 30 euro a persona.
Il problema per la sinistra è ovviamente che adesso quei soldi non sono spesi per i migranti, ma per poliziotti nell’esercizio delle loro funzioni in quella che è, a tutti gli effetti, una missione all’estero. Forse vorrebbero che gli agenti alloggiassero in chissà quale rudere perché – ormai si è capito – la sinistra non ha mai esternato un amore esagerato per le forze dell’ordine. Gli ultimi casi confermano, dunque, due cose: la prima è che, come sempre, se si tratta dei nostri poliziotti, la sinistra si mostra sul piede di guerra, com’è stata pronta ad accettare, e non a dirsi contrariata di fronte al report del Consiglio europeo che tratta i nostri agenti come dei razzisti; la seconda, chiarissima, è che l’apertura di un nuovo fronte di critiche in merito all’accordo in Albania ci conferma quanto il patto siglato con Tirana dia fastidio ai dem.