Il doppiopesismo delle Ong: respingimenti e migliaia di morti in Spagna, ma loro restano in silenzio

L’Italia è tra i pochi Paesi dell’area mediterranea a non prevedere la misura del respingimento alla frontiera, ovvero quella misura che obbliga il migrante clandestino a ritornare al Paese di origine a bordo dello stesso vettore che lo ha trasportato in Europa. Le procedure per il rimpatrio sono diverse e, per quanto siano state accelerate dal Governo Meloni e dal Decreto Cutro, con la creazione di Cpr e l’accordo con l’Albania che ne prevede altri due sulle sue coste ma sotto giurisdizione italiana, restano comunque ampiamente nel rispetto del diritto internazionale e umanitario: si accoglie chi ne ha diritto, non si dividono i nuclei familiari, i trattenimenti vengono disposti dal questore e i migranti possono fare ricorso. Ma le Ong sono comunque costantemente adirate contro l’esecutivo guidato da Fratelli d’Italia: a fare infuriare le organizzazione, paladini delle questioni umanitarie, è con ogni probabilità la buona riuscita della strategia dell’esecutivo. Il calo degli sbarchi è costante da un anno, si registra intorno al 65% rispetto al 2023.

5mila morti in mare

La rotta del Mediterraneo centrale è dunque quasi del tutto chiusa. Con gli accordi stipulati dall’Italia con la Tunisia e la Libia, il tratto che collega Tunisi alla Sicilia è diventato estremamente difficile da percorrere per i trafficanti di esseri umani, che trovano adesso l’opposizione delle autorità tunisine, rafforzate anche dalle prime motovedette restaurate e consegnate da Roma. Sono migliaia i contrabbandieri di vite umane già fermati e i morti in questo lembo di terra sono drasticamente diminuiti rispetto a quando non era previsto alcun piano di cooperazione tra Paesi. Gli scafisti si sono spostati altrove, specialmente verso le coste spagnole. Il governo socialista di Pedro Sanchez non ha dotato il suo Paese di un piano simile a quello strutturato con cura da Giorgia Meloni e così il traffico verso Madrid è notevolmente aumentato: nei primi sei mesi dell’anno, infatti, i morti tra Marocco e Spagna, nella cosiddetta rotta occidentale, i morti sono stati 246. E se il numero appare comunque relativamente basso, ciò che preoccupa maggiormente il governo di Madrid sono le rotte che si spingono ancora più a ovest, nell’Oceano Atlantico, e che collegano le isole Canarie, spagnole ma di fatto in territorio africano, e altri Paesi del continente quali il Senegal, il Gambia o la Guinea. In quelle acque, sempre considerando i primi sei mesi dell’anno, sono morte 4808 persone. Il mese più sanguinoso è stato aprile, che da solo ha superato i morti del Mediterraneo centrale da inizio anno. I dati vengono riportati da Caminando Fronteras, spiegando che comunque vengono rivisiti per difetto. Verso la Spagna, in tutto, sono 5404 le persone morte in mare da inizio anno, ma nessuna delle Ong che tentano costantemente di irrompere sulla scena politica italiana, ha inteso intervenire o quantomeno alzare la voce per denunciare una situazione che si fa via via più pericolosa. D’altronde, come riportato ieri da Le Figaro nel suo articolo di elogio sui risultati del Governo Meloni in fatto di sbarchi, anche il socialista Pedro Sanchez sembra essere intenzionato a seguire la linea della difesa dei confini e della lotta ai trafficanti voluta da Giorgia Meloni. Quindi anche nella sinistra europea si sono resi conto che la soluzione al problema non solo le Ong.

Il Governo Meloni ha distrutto i piani delle Ong

Forse pesa il loro doppio atteggiamento nei confronti dei governi: contro quello italiano, che ha ridotto morti e sbarchi clandestini, si riversa tutto il loro astio; contro i governi di sinistra del resto d’Europa, flagellati dalle morti in mare e continuamente a favore dei respingimenti delle frontiere, non si sente volare una mosca. Perché anche contro i governi che attuano i respingimenti le Ong non hanno nulla da dire: né contro la stessa Spagna, né contro la Francia, né contro la Grecia, né contro la Germania. Si ha da ridire solo contro l’Italia, solo contro la destra al governo, rea di essere l’unica capace di aver bloccato il business dei trafficanti di esseri umani, che macchiava di rosso i Mediterraneo.

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