Il 28,8% conquistato da Fratelli d’Italia a queste elezioni europee è un risultato storico. Un valore così alto non è mai stato raggiunto dalla destra sociale da cui discende Fratelli d’Italia e sdogana ancora di più, ancora più di quanto è successo nel settembre del 2022, la destra all’interno dell’ordinamento democratico, che le era preclusa fino a trenta anni fa. Infatti, proprio nell’anno in cui ricorre il trentennale dell’ascesa politica di Silvio Berlusconi, che formò la prima coalizione di centrodestra della storia repubblicana, è arrivato un risultato con il quale l’Italia si fa promotrice di un vero cambiamento dell’Europa. L’Europa ora può guardare seriamente a destra, come mai accaduto prima nella storia: una destra che supera i veti delle sinistre e le loro chiusure ideologiche, legittimata da una forte conferma elettorale.
Crescono Fratelli d’Italia e il centrodestra
Conferma che inorgoglisce il presidente del Consiglio Giorgia Meloni: già durante la nottata che ha consacrato, riconfermandolo, Fratelli d’Italia come primo partito della Nazione, la premier non aveva esitato a spiegare che questa vittoria “è più bella di quella di due anni fa”. A Cinque Minuti, ospite di Bruno Vespa, ha poi avuto modo di argomentare: “Quello [di due anni fa, n.d.r.] poteva essere un voto di protesta, di speranza. Confermare e, anzi, aumentare quel consenso dopo due anni di governo, quando sei stato chiamato anche a fare scelte difficili, in una situazione estremamente complessa, vuol dire un voto diverso: è un consenso meditato”. Il lavoro e l’impegno ripagano: “Oggi – ha dichiarato – so che tutto questo enorme lavoro viene riconosciuto, ne ho la conferma. Io l’ho sempre pensato, ma ora ne ho la conferma”. Con Fratelli d’Italia, è cresciuto tutto il centrodestra. È cresciuto Forza Italia, è cresciuta la Lega. Il consenso della maggioranza è schizzato al 47%: una conferma, anche questa, che il lavoro del governo piace agli italiani, che dopo quasi due anni all’esecutivo i cittadini sono soddisfatti della loro decisione presa nel 2022. “Il centrodestra – ha spiegato Meloni – può crescere valorizzando le sue specificità. Si può crescere tutti insieme”.
Radicalizzazione a sinistra
Al contrario la sinistra, uscita sconfitta dalle urne ma comunque in ripresa, non appare tanto unita e tanto in salute. C’è un dato, però: i risultati di queste elezioni avvicinano l’Italia a un sistema bipolare. Sotto la spinta, cioè, di una destra unita e forte, la reazione è quella che la sinistra diventa la naturale contendente. Una notizia “assolutamente positiva”, ha detto Giorgia Meloni: “Io penso che il confronto tra visioni distinte e contrapposte sia una chiarezza nel nostro gioco democratico, è quello che accade nella stragrande maggioranza delle grandi democrazie occidentali”. Tuttavia, Meloni è cauta a definirlo bipolarismo: “Non posso dire che siamo ancora al bipolarismo – ha spiegato – perché non c’è una coalizione coesa nel nostro campo avverso”. E questo poiché “è molto difficile oggi immaginare che i partiti della sinistra radicale possano essere messi insieme con quelli del centrosinistra”. Piuttosto, secondo la Meloni è in atto un rischio di radicalizzazione a sinistra: “Nell’alto risultato di Fratoianni e nel buon risultato del PD a guida Schlein – ha dichiarato – io vedo un rischio radicalizzazione a sinistra che, tra l’altro, noi abbiamo visto in questi mesi, nei toni e nei contenuti”.
Governo Meloni forte in Europa
A differenza della sinistra, quindi, che fatica a restare unita e a ergersi ad alternativa alla destra (anche numericamente: PD e Avs raggiungono insieme il 30%, il 40% se, contro ogni pronostico, si unisce il M5S), la destra sa formare una coalizione forte e un governo forte, che appare tale anche all’estero: “È evidente che un governo forte e un governo solido è un governo che rafforza l’Italia in tutte le sedi internazionali. A maggior ragione – ha aggiunto – se questo accade in un momento nel quale i partiti di governo, data la situazione estremamente complessa, vengono praticamente tutti penalizzati. L’Italia va in assoluta controtendenza. Chiaramente un governo solido significa anche che i tuoi interlocutori sanno che avranno a che fare con te, che avranno a che fare con te ancora per diverso tempo. E – ha concluso – significa anche che l’Italia può essere un’ancora nel caos e nella incertezza che noi viviamo ogni giorno”.
Una splendida conferma che questa “Timoniera” sa condurre la nave Italia con intelligenza e capacità come nessuno dei suoi predecessori ‘votati’ solo dal prepotente di turno del Colle: Lei è lì al Governo per scelta degli Italiani, che l’hanno votata nel ’22 e fortemente ri-votata -approvandone il buon lavoro- alle Europee. Finalmente un leader non più impostoci per capriccio e/o simpatia da un “garante della Costituzione” con propensione per la guida all’inglese. Giorgia ha dimostrato che in Italia esistono una Destra ed un Centrodestra sani, sanissimi, che nulla hanno a che fare con quanto avvenne cento anni fa, ma che certe ossessionate teste di legno (?) ancora si ostinano a voler ‘combattere ed annientare’. Capisco che è duro mandare giù il doppio rospo ma, simpatici rossi, è ora che cominciate a farvene una ragione.
BRAVA !!!!
SEI L’ITALIA NOSTRA !