Il Natale in casa Conte: 30 milioni di debito col fisco per le società della compagna

Buon Natale a tutti, specialmente a Giuseppe Conte, paladino del partito autodefinitosi dell’onestà e dell’anti-casa, al quale il fisco ha fatto andare di traverso il boccone di capitone che non può mancare sulla tavola dei pugliesi secondo la tradizione natalizia.

I fatti, scoperti e rivelati da Open, non riguardano lui in persona, ma la compagna, Olivia Paladino, sua sorella Cristina, ereditarie dell’impero immobiliare del padre Cesare che comprende anche il grand Hotel Plaza di Roma. Tanti gli arretrati che la società che detiene l’immobile avrebbe accumulato nel corso degli anni, proprio durante i governi in cui Giuseppi era Presidente del Consiglio. Tanti arretrati che i revisori dei conti non hanno approvato il bilancio della società. Con estrema difficoltà, la società era riuscita a restare a galla, attraverso rivalutazione degli immobili e condoni. Ma, malgrado una crescita di fatturato nel 2023, la perdita operativa è raddoppiata: da 4,5 milioni di euro a 8,2 milioni. Open svela anche il contenuto della nota integrativa che rivela come il problema maggiore derivi in realtà dal fisco italiano, che per anni è stato messo – diciamo così – in secondo piano “approfittando – sostiene il sito di informazione di Enrico Mentana – anche della possibilità concessa proprio dal governo Conte (e poi dal governo di Mario Draghi) in periodo Covid di rinviare a nuovo le perdite societarie anche quando avevano ampiamente eroso il patrimonio netto e sarebbe stata necessaria una ricapitalizzazione”. Nella nota, d’altronde, “si evidenzia che la perdita risultante a bilancio è particolarmente influenzata dalle componenti negative straordinarie indicate in nota integrativa e legate alla ricognizione del debito risultante presso l’agente della Riscossione, la quale si è resa necessaria al fine di illustrare in maniera corretta e chiara le consistenze patrimoniali nette anche in vista dell’imminente cessazione degli effetti di sterilizzazione delle perdite pregresse previsti dal legislatore ex. L 178/2020, dl 228/2021 e dl 198/2022”.

Le tasse non pagate ammontano a circa 8 milioni di euro e ora il debito che la società dell’Hotel Plaza è altissimo: sfiora i 30 milioni di euro. Incredibile ma, nonostante i guai, un certo ottimismo continua a pervadere l’albergo di lusso: “Si ritiene prudentemente – ha scritto il suocero dell’avvocato di Volturara Appula – che l’esercizio in corso possa confermare il trend evolutivo dei ricavi che ha caratterizzato gli ultimi esercizi, e questo nonostante il difficile momento congiunturale che si ritiene passato, specialmente in vista del Giubileo indetto nella città di Roma per l’anno 2025, e le previsioni di rilevante afflusso turistico legato all’evento”: C’è un ma, grande quanto una casa: un revisore dei conti ha alla fine approvato il bilancio, ma soltanto con riserva, con la speranza in pratica che la società provveda a risarcire il debito col fisco, operazione per la quale servirà una ricapitalizzazione. La beffa finale svelata da Open: le cartelle esattoriali sono state recapitate allo stesso indirizzo di casa Conte, dove le società del gruppo hanno sede legale. Ecco, dunque, come il Natale rischia di diventare amarissimo per l’ex premier, che già doveva affrontare la crisi del suo partito, il Movimento Cinque Stelle, spaccato a metà tra contiani e grillini dopo un congresso per nulla pacificatore, ma che ha soltanto acuito le distanze.

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