Imprese e Made in Italy: la forza italiana nel mondo imprenditoriale

Se dopo un periodo complicato come il lockdown si è finalmente raggiunto un livello di stabilità, il merito è sicuramente dell’imprenditoria italiana, composta da lavoratori e investitori resilienti che, anche durante il lockdown, hanno continuato a lavorare con la tenacia, l’innovazione, l’ingegno tipico italiano. È quanto dichiarato da Matteo Zoppas, presidente ICE, nel corso del panel “Made in Italy: il valore dell’eccellenza”. Il Made in Italy, centrale nel dibattito ad Atreju, trova ferma difesa da parte del ministro delle Imprese Adolfo Urso. La volontà di Urso nel dettaglio è quella di arrivare a una politica industriale europea che possa combattere la concorrenza sleale e che, tramite una linea strategica seria, possa portare l’Europa a evitare il pericolo per l’Italia di diventare suddita della Cina e dei Paesi che hanno mire sull’Occidente. “Abbiamo dimostrato – dice Urso – che in Europa le cose possono cambiare” e risponde alle critiche di quanti accusano la destra di non fare leggi sulla concorrenza. Promette Urso che sarà annuale, come annuale sarà anche una legge sulle piccole e medie imprese.

Intervenuto al panel anche Carlo Calenda che, ringraziando Fratelli d’Italia per l’invito, ha ribadito la sua ferma opposizione all’esecutivo, specificando però la sua disponibilità a votare a favore di leggi per il bene della Nazione: “Siamo tutti italiani”. Forte la stoccata a Schlein e al PD di Urso, che lo ringrazia per la presenza e per la disponibilità al confronto ad Atreju; come forti, inoltre, sono state le numerose stoccate dello stesso Calenda verso la sinistra e i suoi giornali in merito, in particolare, alla vicenda Fiat. Per il leader di Azione un problema da risolvere nel minor tempo possibile, problema non imputabile a colori politici, è l’incapacità di far girare i soldi pubblici per dare linfa al sistema imprenditoriale. “In questa manovra – dice Urso – vi sono quasi 6 miliardi per le imprese”, con investimenti in microelettronica, space economy, blue economy e intelligenza artificiale. Dal prossimo anno scolastico, annuncia Urso, sarà attivo il liceo del Made in Italy, fortemente voluto da Giorgia Meloni, per formare i giovani al lavoro nelle imprese italiane, mentre sarà forte l’impegno del governo per il miglioramento dell’Ilva di Taranto, che diventerà la miglior industria siderurgica green d’Italia. Urso annuncia infine nuovi incontri con Stellantis per monitorare gli investimenti in Italia affinché quella tendenza al declino in Italia subisca subito un cambio di rotta.

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