“In piena epidemia da Covid, il decreto Liquidità disponeva misure eccezionali per sostenere le PMI. In altre parole, veniva chiesto alle banche di intervenire fornendo il contante necessario per le operazioni di salvataggio, con la garanzia dello Stato tramite le sue strutture: da una parte il Mediocredito Centrale, dall’altra Sace.
Il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese sta continuando a supportare le imprese nell’attuale contesto macroeconomico, ancora caratterizzato da elevata volatilità ed incertezza nonché da elevati tassi di interesse.
Proprio in queste settimane si rincorrono notizie discordanti e incerte sui tempi di rientro di tali prestiti. Ad oggi non è dato sapere a quanto possa ammontare l’effetto del decreto liquidità sulle casse dello Stato. Per questo ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’economia e delle finanze perché venga fatta chiarezza sull’ammontare e sugli gli effetti del decreto liquidità sulle casse pubbliche, in termini di eventi di rischio, di default, e se le riserve accantonate da Mediocredito e SACE siano sufficienti a coprire gli eventuali mancati pagamenti”.
Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Carmen Letizia Giorgianni.