La nave si chiama Viking Sky, è stata costruita presso la Fincantieri di Ancona e consegnata all’acquirente nel 2017. E’ uno scafo modernissimo, tutto in acciaio, con una lunghezza di 228 metri per una larghezza massima di 29. Sulla carta può ospitare 930 passeggeri più 600 membri di equipaggio. Attualmente, però, le cronache dicono che a bordo ci siano ben 1300 passeggeri che si sta tentando di salvare dopo che la Viking Sky ha denunciato una grave avaria che l’ha immobilizzata in mare aperto. Il problema è che le condizioni metereologiche dell’area dove è avvenuto l’incidente, sono pessime. Anzi, per essere precisi, è in atto una vera e propria tempesta, con onde molto alte e vento forte. Così, l’unico modo per salvare i passeggeri è trasbordarli tramite elicottero, a 20 per volta. Un’operazione lunga e pericolosa. Un cargo, il mercantile Hagland Captain che incrociava in zona e si è avvicinato alla Viking Shy per portare soccorso, ha subito a sua volta una grave avaria e ora gli elicotteri stanno portando a terra anche i nove marinai che ne formavano l’equipaggio.
A bordo della Viking Staky, anche 11 feriti, di cui tre giudicati gravi . Cinque persone evacuate dalla nave sono state poi trasferite in ospedale dopo il loro arrivo al centro sportivo di Farstad. Secondo il sito Marine Traffic, la nave era in rotta da Tromso a Stavanger, nel sud della Norvegia. Nel momento dell’avaria, la Viking Sky si trovava a 2,5 miglia (4,6 km) dalla costa della regione di More og Romsdal, ad ovest della Norvegia, in una posizione estremamente pericolosa, visto che la distanza dalla costa in una giornata di fortissimo vento, correnti forti e una nave che non governa, sono nulla. O almeno, davvero poco per escludere che in un tempo relativamente breve ci si possa ritrovare sugli scogli, con la tragedia che ne conseguirebbe.
Per fortuna, dopo alcune ore, a bordo sono riusciti a rimettere in funzione uno dei motori, così che la nave ha potuto allontanarsi dalla costa, manovrare un minimo, e garantire maggior sicurezza a chi è destinato di restare a bordo ancora a lungo.