“Ma quando Matteo Renzi fa un appello allo stop alle polemiche, lo fa davanti allo specchio, parlando a se stesso? Perché l’uomo che compulsa lo smartphone per attaccare chiunque e strumentalizzare vicende come quelle di Cecilia Sala, è tra chi, in queste drammatiche ore, ha nuovamente vestito senza ritegno i panni del polemista di professione. Tutte le prova, il senatore Renzi, pur di schiodare dal 2% il suo partito ma è evidente che la sua inclinazione a dichiarare su tutto, a volte contraddicendosi, forse non è la strategia vincente. Sicuramente l’unico merito che avrebbe ottenuto sarebbe stato quello di complicare, con le sue uscite, in un tempo in cui il silenzio è d’oro, il lavoro per il rilascio della giornalista italiana. Fa appello, sistematicamente alla civiltà politica che, però, in questo caso, sarebbe stata ben rappresentata dall’evitare strumentalizzazioni e attenersi alla massima discrezione. Credo che, a questo punto, Renzi non debba attendere eventuali e future convocazioni dal presidente Meloni, ma può semplicemente prendere appunti per studiare come si guida una Nazione”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Giorgio Salvitti.