Caro signor Zuckerbcrg,
Vi scrivo per attirare la vostra attenzione sulla crescente islamofobia che sta incoraggiando l’odio, l’estremismo e la violenza in tutto il mondo e soprattutto attraverso l’uso di piattaforme di social media tra cui Facebook. Apprezzo che abbiate fatto il passo di vietare giustamente qualsiasi post che critica o mette in discussione l’Olocausto, che è stato il culmine del pogrom nazista degli ebrei in Germania e in tutta Europa, mentre i nazisti si diffondevano in tutta Europa.
Tuttavia, oggi assistiamo a un simile pogrom contro i musulmani in diverse parti del mondo. Purtroppo, in alcuni Stati, ai musulmani vengono negati i diritti di cittadinanza e le loro scelte personali democratiche, dall’abbigliamento al culto. In India, le leggi e le misure anti-musulmane, come il CAA e la NRC, così come le uccisioni mirate di musulmani e l’incolpare i musulmani del virus Corona, riflettono l’abominevole fenomeno dell’islamofobia. In Francia, l’Islam è stato associato al terrorismo e la pubblicazione di vignette blasfeme contro l’Islam è stata autorizzata.
Questo porterà a un’ulteriore polarizzazione e marginalizzazione dei musulmani in Francia. Come faranno i francesi a distinguere tra i cittadini musulmani estremisti radicali e la cittadinanza musulmana tradizionale dell’Islam? Abbiamo visto come l’emarginazione porta inevitabilmente all’estremismo – qualcosa di cui il mondo non ha bisogno.
Dato il dilagante abuso e la diffamazione dei musulmani sulle piattaforme dei social media, le chiedo di mettere un simile divieto di islamofobia e di odio contro l’Islam per Facebook che lei ha messo in atto per l’Olocausto. Il messaggio di odio deve essere vietato in totale – non si può inviare un messaggio che, mentre i messaggi di odio contro alcuni sono inaccettabili, questi sono accettabili contro altri. Né il mondo deve aspettare che un pogrom contro i musulmani, che è in corso in paesi come l’India e nel Jammu e Kashmir occupato illegalmente dall’India, sia completato prima che l’islamofobia sia bandita. Questo di per sé riflette pregiudizi e pregiudizi che favoriranno un’ulteriore radicalizzazione.