Italia-Turchia: Meloni vede Erdogan, focus su rapporti bilaterali, Ucraina e Medio Oriente

Di sicuro, sarà un’occasione per rafforzare la cooperazione bilaterale e il partenariato strategico ma anche per discutere faccia a faccia dei principali dossier internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente. È questo lo scenario in cui si inserisce il doppio appuntamento in agenda oggi per la premier Giorgia Meloni che riceverà a Roma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in occasione del quarto vertice intergovernativo Italia-Turchia.

Dopo l’incontro al mattino a Villa Doria Pamphilj, i due si trasferiranno al all’Hotel Parco dei Principi per partecipare alla conclusione dei lavori del Forum di dialogo imprenditoriale tra i due paesi.
Il primo vertice intergovernativo si è tenuto nel 2008 a Smirne mentre l’ultimo si è svolto ad Ankara tre anni fa. Le ultime due conversazioni telefoniche tra Meloni ed Erdogan si sono svolte invece a fine febbraio (quando la premier chiamò il presidente turco per gli auguri di compleanno) e ai primi di gennaio, con al centro del colloquio la situazione in Medio Oriente ed in particolare in Siria, a un mese dalla caduta del regime di Assad. Entrambi, in quell’occasione, avevano reiterato l’auspicio per transizione “pacifica ed inclusiva” capace di assicurare pienamente l’integrazione di tutte le componenti della società siriana e di contribuire alla stabilità e alla sicurezza regionale.
Nella conversazione Meloni ed Erdogan si erano poi concentrati proprio sulle relazioni bilaterali ed in particolare sulle opportunità di rafforzamento della cooperazione economica, giudiziaria ed industriale anche in vista dell’appuntamento di domani.

Appuntamento che, come detto, sarà caratterizzato in primis dal vertice intergovernativo. Previsto un bilaterale Meloni-Erdogan, al quale seguirà la sessione plenaria di lavoro con le rispettive delegazioni ufficiali. Successivamente, si svolgerà la cerimonia di scambio degli accordi, l’adozione di una dichiarazione congiunta, e dichiarazioni alla stampa.

La delegazione italiana sarà composta dai ministri Matteo Piantedosi (Interno), Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Alessandro Giuli (Cultura), Andrea Abodi (Sport e Giovani), Alessandra Locatelli (Disabilità); dai viceministri Edmondo Cirielli (Affari esteri e Cooperazione internazionale) ed Edoardo Rixi (Trasporti e Infrastrutture); dai sottosegretari: Isabella Rauti (Difesa) e Claudio Barbaro (Ambiente e Sicurezza energetica).
Nel corso nel vertice i due governi ufficializzeranno una serie di accordi e un Memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale, a partire dallo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali.

Le intese, secondo quanto si apprende da fonti italiane, punteranno a “valorizzare la collaborazione in ambito energetico, sul fronte delle interconnessioni e nell’industria della difesa”. Interesseranno, inoltre, lo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti, la cooperazione nel campo delle attività spaziali, la valorizzazione del patrimonio archeologico e il contrasto al traffico illecito dei beni culturali, e progetti comuni nel campo del sociale. Tra le aree di collaborazione anche lo sport: Italia e Turchia si occuperanno, infatti, dell’organizzazione congiunta degli Europei di calcio del 2032.

Tra i temi che verranno affrontati anche quello della cooperazione nell’ambito migratorio che, ricordano le stesse fonti, “già vede Italia e Turchia collaborare in modo efficace. Attività che ha consentito di ridurre drasticamente negli ultimi anni i flussi migratori irregolari”.
In occasione del vertice si terrà poi il Business Forum (con gli interventi conclusivi di Meloni ed Erdogan) con panel tematici focalizzati in particolare sui settori delle infrastrutture e della connettività (inclusi trasporti, cantieristica, costruzioni e logistica); della transizione energetica e dell’economia circolare; dell’industria avanzata (inclusi automotive, farmaceutica e beni di consumo). Al Forum, viene spiegato, è prevista la presenza di oltre 500 aziende del mondo imprenditoriale italiano e turco, con 150 incontri business-to-business già fissati. Durante i lavori verranno conclusi accordi e intese commerciali che interesseranno, per l’Italia, tra gli altri Leonardo, Sparkle, Confindutria Assafrica & Mediterraneo, Sace, Cdp e Simest. Come si legge sul sito dell’Agenzia Ice, i rapporti economici tra Italia e Turchia vengono definiti “solidi, con un interscambio commerciale stabile che nel 2024 ha superato la cifra record di 32,2 mld di dollari. L’Italia è uno dei principali partner di Ankara, il primo nell’area mediterranea e il secondo nell’Ue, con una forte presenza in tutti i settori, a partire da quelli strategici. Nel 2024 le esportazioni italiane verso la Turchia hanno segnato un incremento di oltre il 28% raggiungendo quota 19,3 mld di dollari”. I due paesi, concludono le fonti, condividono già una solida base di cooperazione economica e industriale in settori fondamentali come la meccanica, la chimica, la manifattura, le infrastrutture. In Turchia operano oltre 400 imprese italiane, per un fatturato di 18,5 miliardi di euro. Anche gli investimenti turchi in Italia sono in aumento, grazie alla comune volontà di sviluppare la cooperazione anche in altri ambiti strategici, partendo dalle materie prime critiche, dall’innovazione digitale e transizione energetica.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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