Ius Scholae. Foti (FdI): sinistra perché non è intervenuta quando era al Governo?

“Ho fatto un appello alle forze di maggioranza perché ad agosto nascono retroscena e indiscrezioni, ma noi non possiamo alimentare nei cittadini aspettative ingiustificate. Bisogna aspettare il 20 settembre, quando il governo invierà a Bruxelles il perimetro della manovra. E’ evidente che si può fare il passo che gamba consente. Occorre dare priorità al programma che gli elettori hanno approvato, sostenere gli investimenti, i redditi bassi e ridurre il debito. Per quanto riguarda il dibattito sulla cittadinanza, non temo un asse tra Forza Italia e il centrosinistra sullo Ius scholae. La posizione del centrosinistra è strumentale e lo chiarisce il fatto che dicano di essere per lo Ius soli, ma poi portano avanti lo Ius scholae perché sperano possa essere approvato. Mi sembra un modo di ragionare un po’ garibaldino. La legge sulla cittadinanza non è nella nostra agenda né rientra tra le priorità del programma. Se è un’emergenza come le opposizioni dicono, perché non sono intervenute quando erano al governo? Vorrei ricordare che in termini di concessioni della cittadinanza siamo al primo posto nell’Unione europea: nel 2022 ben 213.700 persone hanno acquisito la cittadinanza italiana, di queste il 37% sono comprese tra zero e 19 anni”.

Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, in una intervista a La Stampa.

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